Reddito di cittadinanza, arrivano gli arretrati a maggio

I percettori del reddito di cittadinazna potrebbero trovarsi degli pagamenti maggiori relativamente agli arretrati

Reddito di cittadinanza, arretrati (Adobe) – consumatore.com

I percettori del reddito di cittadinanz apotrebbeor trovarsi maggior introiti dall’Inps. Alcuni percettori, infatti, sono in attesa di ricevere oltre alle ricariche ordinarie anche altri pagamenti. Si tratta dei pagamenti delle integrazioni dell’assegno unico e universale per i percettori del reddito. Infatti, i percettori del reddito di cittadinanza ricevono soltanto un’integrazione rispetto all’assegno ordonario per i figli a carico fino a 21 anni. La differenza corrisponde a circa 100 euro in meno per ogni figlio rispetto a quanto percepiscono i beneficiari dellì’assegno unico e universale ordinario.

Reddito di cittadinanza, due pagamenti in arrivo a maggio

Reddito di cittadinanza, arretrati (Adobe) – consumatore.com

Alcuni percettori hanno delle somme arretrate di assegno unico e universale relativamente al mese di marzo 2023. Oltre alle somme arretrate ci sono anche  dei conguagli sulle ricariche arretrate da ricevere. Il mese di maggio, quindi, sarà più ricco del solito per alcuni percettori del reddito di cittadinanza. Le lavorazioni relative agli arretrati suddetti sono inziate tra il 19 e il 20 maggio. Si presume che i pagamenti arrivino nei prossimi giorni. Quindi i percettori i cui pagamenti partono come di solito dal 27 maggio potrebbero trovarsi due erogazioni in pochi giorni.

Il reddito, come si ricorda, sarà in vigore fino al 31 dicembre 2023 per le persone con minori, diversamente abili o over 60 a carico. Per gli altri, definiti occupabili, ossia coloro che hanno dai 18 ai 59 anni e nessuna delle precedenti categorie di persone a carico, il reddito durerà per sette mesi. A partire da settembre ci sarà il nuovo assegno per l’inclusione che prevede un taglio della ricarica.

Infatti, quest’ultima scenderà da 500 euro a 350 euro. Resta invariata, invece, l’integrazione per leventuale affitto della casa principale che rimane del valore di 280 euro. Gli occupabili attendono poi i corsi di formazione per l’inserimento obbligatori che ancora non sono stati predisposti dalla ministra del lavoro nella bozza della riforma del reddito di cittadinanza. A partire da gennaio cambia poi la misura anche per le famiglie anche se, nella sostanza, la differenza per questa categoria sta soltanto nel nome del sussidio.

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