Affitti, arriva la beffa per questi inquilini: cosa succede

Il governo fa marcia indietro sui milioni da sbloccare per il caro affitti. Profonda delusione per gli inquilini

Affitti alle stelle, studenti universitari in difficoltà (Adobe) – Consumatore.com

La questione degli affitti alti nelle città universitarie sta diventando un tema centrale nell’opinione pubblica. La protesta partita da Milano da parte di una studentessa che si è piazzata a dormire in tenda dinanzi alla sua facoltà per dire basta agli affitti alti per gli universitari, si è allargata anche ad altre città tra cui Roma e Napoli. L’inflazione ha come conseguenza soprattutto la penalizzazione dei ceti più deboli, ossia coloro che hanno reddito fisso e basso, oppure medio basso.

Il governo blocca di nuovo i fondi dle Pnrr per gli affitti universitari

Affitti alle stelle, studenti universitari in difficoltà (Adobe) – Consumatore.com

Infatti, chi distribuisce merce o servizi ad un certo punto aumenta i prezi e scarica sul consumatore le conseguenze dell’inflazione. In diffficoltà sono anche i redditi medi e alcune categorie che rappresentano il futuro del paese come gli studenti universitari. Infatti per costoro studiare è diventato molto costoso. Molte persone non hanno la fortuna di nascere in città dove ci sono le facoltà universitarie e per tracciarsi un futuro devono spostarsi e fittare delle stanze.

Tuttavia, l’inflazione ha compromesso le possibilità per tanti studenti che si vedono aumentare gli affitti delle stanze in maniera notevole. Un esempio è Milano dove una stanza non si trova ad un prezzo minore di 600 euro mensili. L’allargamento della protesta ha costretto il governo ad adottare un provedimento. In realtà quella del governo è stata una vera beffa. Infatti, dapprima era stato presentato dalla magigioranza un emendamento per sbloccaro in fretta i 660 milioni di euro previsti dal Pnrr per le residenze universitarie.

Dopo una settimana circa è arrivata la doccia gelata sugli univeristari. Infatti, l’emendamento è stato ritirato e i 660 milioni tornano al loro posto, ossia fermi nella programmazione del Pnrr. Intanto dalla maggioranza fanno sapere che l’emendamento sarà riproposto e rimodulato insieme ad un intervento complessivo che riguarderà anche altre materie in campo come gli interventi sugli istituti dell’Inps e dell’Inail.

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