Anche questi parenti possono rientrare nell’eredità alla fine

La questione dei parenti e dell’eredità può scatenare pesanti litigi all’interno della famiglia: cosa dice la legge

Parenti eredità
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Tutte le famiglie tendono al risparmio. Non solo per andare avanti materialmente giorno per giorno o in vista dei prossimi mesi, ma anche pensando a un futuro più lontano quando ad esempio i genitori non ci saranno più. In molte famiglie si pensa a lasciare qualche tipo di bene, immobile o in denaro, già quando nascono i propri figli. Sono questi i beni che vanno poi a formare il patrimonio. È un modo che hanno i genitori, ereditieri a loro volta, con il quale provano a proteggere i figli e i nipoti che verranno dalle brutte sorprese che può riservare la vita.

Perenti ed eredità, quali sono le regole

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L’iniziale regime sulla proprietà dei beni prescelto consente in prima di definire il possesso di un certo bene nei confronti del singolo coniuge. È importante ricordare che il regime sui beni offre la scelta tra la comunione e la separazione dei beni. La gestione degli stessi passa in modo automatico ai figli quando i genitori, anche se non sposati, non ci saranno più. Quando avviene il triste evento – inutile negarlo – prima o poi bisognerà badare anche agli aspetti più materiali. Purtroppo non è raro che in famiglia, per via dei lasciti, nascano furiose lite.

Ciò avviene soprattutto se l’ottenimento del bene potrebbe trasformarsi in una forma di reddito da parte dei familiari che ne avrebbero davvero bisogno. Come detto, in prima istanza a beneficiare del patrimonio sono l’altro coniuge e i figli. Se non c’è un testamento la legge stabilisce la trasmissione dell’eredità fino al sesto grado di parentela.

Nessun parente può essere escluso delle quote, tranne nel caso in cui sia stato diseredato. Infatti esistono le cosiddette quote legittime garantite ai parenti diretti e ai parenti indiretti. I secondi sono gli ascendenti (genitori e nonni del defunto), collaterali (fratelli e sorelle). La divisione tra gli indiretti avviene così: metà patrimonio ai genitori e metà tra i fratelli in quote equivalenti mentre ai nonni spetta tutto il patrimonio in assenza di altri eredi. Ai fratelli e alle sorelle il patrimonio è suddiviso in parti uguali. Non rientrano nella successione suoceri, generi, nuore e cognati.

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