Quando le cartelle esattoriali vanno in prescrizione (e non si pagano più)

C’è un termine entro il quale le cartelle esattoriali vanno in prescrizione: passati un certo numero di anni, non dovete pagare più.

Cartelle esattoriali (Pixabay) – Consumatore.com

L’istituto giuridico della prescrizione non vale soltanto quando si parla di processi, in cui abbiamo reati di tipo penale che dopo un certo periodo di tempo possono essere estinti. Al contrario vale per tutti gli ambiti della giurisprudenza ed è questa la ragione per la quale – se entro un certo periodo di tempo l’ente creditore non reclama il dovuto – il debito può considerarsi estinto, in quanto andato in prescrizione. Questo vale per i debiti contratti tra privati, così come per le cartelle esattoriali.

Prescrizione di una cartella esattoriale: dopo quanto non dobbiamo più pagare?

Esattore delle tasse (Pixabay) – Consumatore.com

Per intenderci: in precedenza, abbiamo chiarito come sia effettivamente possibile non pagare un vecchio debito, soffermandoci appunto sull’istituto giuridico della prescrizione, ora invece entreremo nello specifico, parlando di quanto avviene qualora il debito da estinguere sia una cartella esattoriale. Il primo principio da tenere presente è che quando una cartella esattoriale va in prescrizione, questa smette di avere efficacia.

Si tratta di un principio che vale per qualsiasi ente creditore, compresa l’Agenzia dell’Entrate, che quindi non potrà reclamare più alcun debito, una volta che il debito si prescrive. Questo perché con la prescrizione, si estingue anche l’effetto debitorio. Questo avviene in automatico ed è importante sarebbe questo: non è infatti da escludere che nel corso di un intero decennio noi non siamo nemmeno consapevoli di dover pagare una cartella esattoriale, perché nessuna notifica ci è mai arrivata.

Non esiste un termine di prescrizione univoco, ma questo può variare dai 5 ai 10 anni: una variazione che è stata stabilita anche da una sentenza della Cassazione, secondo cui tali termini sono di fatto dipendenti dal tributo contestato o dalla sanzione applicata. Abbiamo già visto come la prescrizione più breve, della durata di sei mesi, vale per le strutture ricettive, siano essere hotel, B&B o affittacamere.

Quando scatta la prescrizione (Pixabay) – Consumatore.com

Per quanto riguarda le cartelle esattoriali, la prescrizione è di 5 anni se prendiamo a riferimento le imposte locali, mentre sale a 10 anni quando parliamo invece di imposte erariali. Tra le imposte che si estinguono per prescrizione in dieci anni, ci sono Irpef, Iva, Ires, Irap e anche il canone Rai. L’avvio dei termini di prescrizione decorre trascorsi 60 giorni dalla notifica e la prescrizione si interrompe se vi sono ulteriori solleciti.

Impostazioni privacy