Nuovo RdC Mia, quali sono le principali novità della misura che prenderà il posto del tanto discusso Reddito
Addio Reddito di Cittadinanza. Fratelli d’Italia, il partito di maggioranza del governo così come tutte le forze del centrodestra, non hanno mai gradito la legge simbolo del Movimento 5 Stelle. L’attuale Legge di Bilancio prevede un forte ridimensionamento per il 2023 e l’abolizione nel 2024. Anche se ci sono state tante truffe, è innegabile che il Reddito ha aiutato molti cittadini ed è dunque necessario uno strumento che ne prenda il posto.
Nuovo RdC Mia: durata, requisiti e importo
Nel 2023 il Reddito di Cittadinanza è attivo solo per otto mesi dunque e a settembre andrà definitivamente in soffitta. Al suo posto ecco la Mia, Misura di Inclusione Attiva. Al momento esista una versione bozza del provvedimento che man mano prenderà sempre più forma. Vediamo quali sono le caratteristiche delle quali siamo al momento a conoscenza e come sarà l’erogazione, soprattutto a chi sarà rivolta.
I requisiti per accedere alla mia sono: essere cittadino maggiorenne italiano o dell’Unione Europea, avere un Isee entro i 7.200 euro e la residenza stabile in Italia da almeno 5 anni. Esiste anche un requisito del patrimonio immobiliare. La prima casa è esclusa dal patrimonio ma solo nel caso in cui avesse un valore Imu non oltre i 150mila euro. Troverà concretezza l’idea del governo, ossia la categoria degli occupabili, dai 18 ai 60 anni. Di contro ci saranno gli inoccupabili e la Mia è rivolta a loro, cosi come alle famiglie in cui ci sia almeno un soggetto minorenne, over 60 o disabile.
Ciò che cambierà con la Mia rispetto al Reddito di Cittadinanza è anche l’importo che sarà diverso in base alla tipologia di persona che otterrà il riconoscimento: 375 euro al mese per gli occupabili mentre sarà di 500 euro mensili per gli inoccupabili. Tra le critiche ricevute dal Reddito c’era anche la durata. La Mia avrà un limite temporale e sarà valida per 18 mesi per gli inoccupabili e massimo un anno per gli occupabili. La seconda domanda, per le famiglie senza occupabili, si ridurrà a 12 mesi. Per i nuclei con persone occupabili, invece, 6 mesi.