Facebook e Instagram: nuovo servizio di abbonamento a pagamento

Meta prepara un servizio di abbonamento a pagamento per Facebook e Instagram simile a quello che esiste per Twitter.

Facebook e Instagram a pagamento (foto Adobe) – Consumatore.com

La società madre di Facebook, ovvero la Meta Platforms Inc., sta mettendo a punto un servizio in abbonamento chiamato Meta Verified che includerà vantaggi e funzionalità aggiuntivi. Tra queste, c’è la possibilità che già esiste ad esempio su Twitter di un badge di verifica dell’account per coloro che pagano.

Stando a quanto si apprende, l’abbonamento base per questo tipo di servizio dovrebbe aggirarsi intorno ai 12 dollari, poco più di undici euro. Il nuovo servizio in abbonamento è rivolto principalmente ai creatori di contenuti. Prevede anche una serie di opzioni aggiuntive a quelle offerte di base dai social network.

In cosa consiste il nuovo servizio a pagamento di Facebook e Instagram

Il post di Zuckerberg – Consumatore.com

Il CEO di Meta Mark Zuckerberg ha annunciato il nuovo prodotto tramite il suo canale Instagram. L’opzione a pagamento sarà disponibile sia su Facebook che su Instagram, ma saranno abbonamenti separati. Non si tratta peraltro di una scelta fatta in autonomia, ma di un percorso che va avanti ormai da qualche tempo.

Difatti, le varie offerte di abbonamento per la telefonia mobile sono diventate popolari negli ultimi anni, per chi si occupa di social media. Vengono considerate un modo per diversificare le loro attività, che dipendono fortemente dalla pubblicità. Per fare un paio di esempi, Snap ha un’offerta chiamata Snapchat Plus e anche Twitter sta spingendo un’offerta di abbonamento in questo momento.

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Meta ottiene quasi tutte le sue entrate dalla pubblicità, ma come noto la sua attività è stata duramente colpita all’inizio della pandemia nel 2020, ad esempio, e di nuovo l’anno scorso durante la guerra in Europa e l’aumento dell’inflazione. Nello stesso tempo, gli abbonamenti offrono un flusso di entrate più consistente. Da qui la scelta di puntare su questa strada.

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Tuttavia, non è chiaro se gli utenti vogliano pagare per servizi che sono sempre stati gratuiti e riprova ne è ad esempio l’offerta di abbonamento di Twitter, che è stata lenta a decollare. Meta preannuncia una maggiore “visibilità” per chi si abbona, poiché distinguersi su Facebook o Instagram è più difficile di questi tempi, anche tra i follower di un utente. In quanti sono però disposti a spendere?

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