Bonus trasporti 2023, beffa sul reddito

Il caro carburanti ha spinto il governo a reintrodurre il bonus trasporti ma c’è una novità che non piacerà agli utenti

Bonus trasporti, taglio dei beneficiari (Adobe) – Consumatore.com

Le polemiche sul caro carburanti hanno sollevato un problema per il governo alle prese con i media e le associazioni di categoria dei consumatori nonché i sindacati e le opposizioni che hanno puntato il dito sul ripristino delle accise ordinarie. Infatti, la decisione ha fatto inevitabilmente aumentare il prezzo dei carburanti.

Intanto il governo non ha fatto retromarcia sulle accise ma si pensa ad introdurre nuovamente l’accisa mobile così come avvenne nella legge di bilancio del 2008 per iniziativa del ministro Bersani. Intanto l’esecutivo ha risposto con un decreto trasparenza ed ha reintrodotto il bonus trasporti dei precedenti governi.

Bonus trasporti, ristretta la platea

Bonus trasporti, taglio dei beneficiari (Adobe) – Consumatore.com

Il bonus era nato per agevolare economicamente gli utenti durante la pandemia. Si tratta di un bonus che copre fino al 100% la spesa per un abbonamento annuale o mensile o riferito a più mesi. E’ previsto, inoltre, un tetto massimo. Infatti, ogni beneficiario può ottenere fino a 60 euro sotto forma di bonus sugli abbonamenti ai trasporti pubblici.

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Tuttavia, l’introduzione anche per il 2023 della misura a favore degli utenti dei trasporti pubblici prevede una limitazione reddituale diversa. Infatti, rispetto alla norma in vigore negli anni precedenti, è stato abbassato il tetto massimo Isee per ridurre la platea dei beneficiari potenziali.

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Infatti, fino al 2022 bastava non superare l’Isee di 35.000 euro per ottenere il bonus trasporti. Oggi, invece, occorre non superare il limite del reddito Isee di 20.000 euro. Un taglio notevole, quindi alla platea dei beneficiari potenziali del bonus a sostegno degli utenti dei trasporti pubblici.

Trasporti che sono anche aumentati in diverse città. Milano ha portato la corsa singola a 2,20 euro e altri aumenti si sono registrati a Ferrara e Parma. Napoli e Roma avevano già aumentato il costo dei biglietti a partire da settembre. Sono diverse le città nelle quali il costo energetico e della manutenzione ha influito sugli aumenti.

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