Quando il rimborso da Amazon non arriva: si torna nei negozi

Molti clienti lamentano che Amazon non restituisce i loro soldi, una volta scaduto il periodo massimo di 14 giorni. Cosa fanno a quel punto?

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Con l’arrivo dei primi freddi giorni autunnali, un uomo ha acquistato su Amazon una stufa a gas. Era il primo fine settimana di novembre, e ha pagato all’istante: 100 euro. È arrivato pochi giorni dopo, “con un’ammaccatura al fianco”, racconta l’uomo al portale Consumidorglobal.

Ha così scelto di restituirla, ma una volta scaduto il periodo massimo di 14 giorni stabilito da Amazon per i rimborsi nella sua politica di restituzione, “continuo a chiedere che mi restituiscano i soldi”, si lamenta l’uomo. Un caso, il suo, che pare essere sempre più frequente e l’acquirente spiega che dopo tre anni di acquisti su Amazon ha deciso di dire basta.

Perché i consumatori abbandonano Amazon e scelgono i negozi locali?

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“Non voglio più sapere nulla del commercio online”, afferma. Come lui, ce ne sono tanti altri che si trovano nella stessa situazione. In un primo momento, l’acquirente ha contattato il colosso americano per il danno alla stufa e gli hanno offerto un rimborso, una sostituzione, uno sconto del 10% o un buono regalo da 20 euro.

Sceglie il buono regalo, perché pensa che il danno sia di poco conto, ma comunque il customer care di Amazon lo invita a verificare l’entità del danno ed eventualmente a ricontattarli per la sostituzione. Due giorni dopo il bruciatore della stufa inizia a guastarsi e io li chiamo”, dice il diretto interessato.

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Che però si sente rispondere che mai nessuno gli aveva detto che avrebbero sostituito la stufa, ma non solo: l’uomo alla fine ha deciso di restituirla e, ora, dopo non aver ricevuto il rimborso entro il termine stabilito dalla legge sul consumo, ha intentato causa contro Amazon. Altri casi simili vengono registrati e tutti ora dicono la stessa cosa.

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Sottolineano infatti molti consumatori come sia necessario “disintossicarsi” dagli acquisti su Amazon. “Sei tornato in un ristorante dove sei stato trattato male? Ebbene, la stessa cosa accade con Amazon o Aliexpress”, sottolineano gli esperti. Addio dunque multinazionali e ritorno all’acquisto presso negozi locali, sembra essere la parola d’ordine.

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