Multe pronte a partire, la sentenza della Corte Costituzionale

E’ scaduto il termine di 180 giorni per giustificare il no al vaccino per i soggetti obbligati mentre la Consulta dichiara la legittimità delle multe

vaccino novavax
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La Corte Costituzionale si è espressa in merito all’obbligo vaccinale imposto dalla legge per gli over 50. L’obbligo era stato introdotto dal governo Draghi nel 2021 per alcune categorie professionali, come i sanitari, e gli over 50. La Corte ha ritenuto inammissibili e non fondate le questioni poste da cinque uffici giudiziari.

Nello specifico, la Corte ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiamo adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali.

La Corte boccia i ricorsi, in arrivo 2 milioni di multe

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Agenzia delle entrate (Foto Pixabay)

Inoltre, le decisioni sull’obbligo vaccinale dei sanitari sono state ritenute non irragionevoli, né sproporzionate. La sentenza cade a pochi giorni dalla scadenza dei 180 giorni utili a coloro che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale di giustificare la questione. Ora sono in arrivo circa 2 milioni di multe per costoro.

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La multa equivale a 100 euro a testa. Le persone coinvolte sono anche sanitari e forze dell’ordine. Intanto si infiamma il confronto tra posizioni avverse. Il professor Ricciardi afferma che la sentenza conferma che in presenza di gravi crisi sanitarie si è legittimati ad assumere le misure restrittive che la scienza suggerisce. Ed è una lezione da tenere bene a mente, perché con la globalizzazione e gli antibiotici che iniziano a fare cilecca le malattie infettive stanno tornando ad essere un flagello per l’umanità”, conclude il professore.

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Sul fronte politico il leader del partito del Nord Salvini vorrebbe sospendere le multe che stanno per partire. Nel testo relativo alla norma “anti-Rave” è stata inserita la proposta di proroga del pagamento delle sanzioni al 30 giugno 2023. La portavoce di Azione nonché ex forzista Gelmini ha dichiarato: “Un pessimo segnale e un insulto a quanti si sono responsabilmente sottoposti alla campagna vaccinale: ci aspettiamo dal ministro della Salute un sussulto pro-scienza e vogliamo sperare che arrivi il parere negativo del governo”.

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