Uso dei contanti, perché è necessario il via libera dell’Europa

Il governo vuole limitare l’obbligo dei pagamenti digitali fino a 60 euro. Tuttavia, occorre il via libera di Bruxelles

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Ue (pexels)

La legge di bilancio è approdata alle Camere dopo l’approvazione del consiglio dei ministri, la firma del Capo dello Stato Sergio Mattarella e la bollinatura della ragioneria generale dello Stato. Il testo dovrà essere poi approvato dal parlamento ma nel frattempo ci sono gli emendamenti che saranno presentati dai parlamentari.

Il testo ha, tuttavia, dei contenuti che devo essere vagliati dal Bruxelles. Infatti, come definito dai trattai europei, le leggi di bilancio dei paesi sono inviate alla Commissione bilancio dell’unione europea che dovrà valutare se ci sono delle incongruenze che contrastino con quanto previsto dai trattati.

Obbligo pagamenti con carta, si attende il parere dell’Europa

Cosa rischia chi si ritrova soldi falsi e prova a liberarsene
Contanti (Foto Pixabay)

Una delle iniziative contenute nella manovra che possono andare in contrasto non con i trattati ma con gli accordi previsti per il Pnrr, piano nazionale di ripresa e resilienza è quella relativa all’obbligo di accettare i pagamenti digitali. Infatti, il Pnrr è finanziato per il 40% da fondi europei che non saranno restituiti.

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Per accettare questo finanziamento l’Unione ha preteso in cambio delle misure tra cui quelle che disincentivano l’uso del contante. Il tutto perché i pagamenti tracciabili non permettono di nascondere denaro incassato al fisco e in tal modo il Pil dell’Italia diventa più ricco.

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Introdurre una norma che incentiva, invece, l’uso del contante cozza con quanto previsto nel Pnrr. Ecco perché sul provvedimento si attende il parere della Commissione bilancio dell’Unione europea. Per avere certezze, quindi, sulla questione dei contanti è necessario aspettare.

Difficile, quindi che la nuova maggioranza riesca ad ottenere la modifica del Pnrr che è già in esecuzione. Molto probabilmente la modifica è tesa anche a cercare di vincolare meno le scelte politiche per non creare contrasti con il piano stesso. Intanto in parlamento alcuni partiti di maggioranza proveranno ad ottenere di più per le pensioni minime e per l’età prevista per uscire dal mondo del lavoro in anticipo rispetto alla legge Fornero.

 

 

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