Paradisi fiscali: dove conviene depositare i propri soldi

Quali paesi garantiscono la possibilità di depositare denaro con scarsi o nulle spese fiscali? Una breve panoramica sui cosiddetti paradisi fiscali

Paradisi fiscali quali paesi
Paradisi fiscali (Foto Unsplash)

Ci sono luoghi sulla terra dove le tasse sono estremamente ridotte e i costi per depositi e trasferimenti di denaro  quasi inesistenti. Si tratta dei cosiddetti paradisi fiscali luoghi sognati e detestati da tanti italiani e non solo. Si pensa che quei contesti siano i preferiti dagli evasori fiscali, ma a depositare in quelle banche non c’è soltanto chi vuole evitare la tassazione.

I paradisi fiscali attraggono ingenti capitali con l’accordo di non far trapelare informazioni sui depositi effettuati che restano del tutto anonimi e in più i prelievi fiscali sono limitati se non inesistenti. Ciò non può che attrarre ingenti capitali, creando forti squilibri finanziari a livello internazionali. Non casulamente imprese, fondi e investimenti sono insediati in quei paesi.

Portare denaro nei paradisi fiscali

Paradisi fiscali quali paesi
Paradisi fiscali (Foto Unsplash)

Questi luoghi sono classificati in:

  • a pure tax heaven, dove non esistono tasse o imposte sul reddito. I finanziamenti statali avvengono con entrate non connesse alla ricchezza prodotta;
  • la no tax foreign income heaven, che significa “paradiso fiscale per il reddito estero”. In questi Stati solo le persone fisiche e giuridiche che producono reddito interno pagano le tasse, non è tassato ciò che viene da produzioni estere o destinate all’esportazione;
  • la low tax heaven, i Paesi con una tassazione molto bassa e con estese esenzioni fiscali;
  • la special tax heaven, gli Stati con normale tassazione ma con esenzioni e benefici per diverse categorie di reddito e per alcune attività imprenditoriali.

Se dall’Italia si trasferisce residenza e capitali nei Paesi tax heaven non si commette illecito e reato tributario, ma se il cambio di residenza è fittizio il comportamento è illegale. L’Agenzia delle Entrate richiede una serie di prove per dimostrare che il trasferimento sia reale. Esiste una lista nera di Paesi da quali si richiedono informazioni maggiori nell’eventualità di spostamenti sospetti:

  • Samoa americane;
  • Figi;
  • Guam;
  • Palau;
  • Panama;
  • Samoa;
  • Trinidad e Tobago;
  • Isole Vergini degli Stati Uniti;
  • Vanuatu.

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La collaborazione internazionale è decisiva per combattere l’evasione fiscale internazionale, ma molti di questi paradisi fiscali sono legati a grandi potenze che non sempre condannano questi spostamenti di ingenti capitali finanziari in luoghi che controllano. Alcuni indici per valutare i più efficaci paradisi fiscali sono per l’Ong Tax Justice Network la segretezza bancaria, il grado di rilevanza dei servizi offshore e la capacità di celare il denaro in base ai servizi offshore.

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Ecco alcuni Paesi giudicati come i efficienti paradisi fiscali dall’Ong: Isole Cayman, Stati Uniti, Svizzera, Hong Hong, Singapore, Lussemburgo, Giappone, Paesi Bassi poi anche Regno Unito, Germania, Malta e Canada. Quindi non proprio piccololi paesi sperduti in mezzo all’oceano.

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