Stufa a pellet, quali permessi servono per installarla a casa

Focus su permessi e autorizzazioni necessari per l’installazione della stufa a pellet, senza rischiare sanzioni

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Stufa a pellet (Foto Pixabay)

La scelta di una stufa a pellet richiede una serie di accorgimenti tecnici essenziali per un suo corretto utilizzo. Occorre individuare la giusta collocazione negli ambienti dov’è destinata con la presenza di una finestra per il ricambio d’aria, almeno una presa elettrica e l’allestimento di un appoggio ignifugo.

Inoltre deve essere predisposto un sistema di espulsione dei fumi adeguato (camino e canna fumaria) e bisogna tenere in considerazione le distanze minime di sicurezza dal punto della sua sistemazione. Infine si devono seguire con attenzione le procedure e normative vigenti per un’installazione che sia in regola con la legge.

Permessi e regolamenti legislativi per l’impianto della stufa a pellet

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Stufa a pellet (Foto Pixabay)

Si può iniziare a dire che l’installazione della stufa a pellet in un’abitazione non richiede il rilascio di particolare permessi, indipendentemente dai lavori necessari per l’adattamento dello scarico dei gas residui e dal modello. Cosa simile per i condomini, dove non è necessaria un’autorizzazione specifica dell’assemblea condominiale, a meno che non sia previsti specifici limiti da paete del regolamento interno.

Infatti l’installazione di una stufa a pellet solitimante rientra nel campo dell’edilizia libera, in quanto consiste in interventi di manutenzione ordinaria. Se al contrario il montaggio necessità di interventi di manutenzione straordinaria, bisognerà  presentare al Comune la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).

Se non esistono permessi edilizi da presentare, se non occasionalmente, nell’installazione bisogna tener conto di rigide regolamentazioni tecniche contenute nella norma UNI 10683,  che va seguita con particolare attenzione per non incorrere in salate sanzioni e per non mettere a repentaglio la sicurezza dell’impianto.

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L’installazione può essere effettuta esclusivamente da personale specializzato che rilascia il certificato di conformità necessario per le agevolazioni e le detrazioni fiscali previste. L’impianto non può essere collocato in luoghi a rischio incendio (garage, box, autorimesse), né in bagno, camere da letto o monolocali.

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In genere deve essere presente canna fumaria o camino, a meno che la stufa non abbia un sistema di ventilazione forzata omologato in termini di legge. Si ricorda che alcune Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana) hanno specifici regolamenti riguardanti le emissioni di fumi inquinanti che limitano l’installazione di apparecchi poco efficienti e con classe ambientale bassa.

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