Affitto e sfratto, cosa succede se ci sono minori in casa

Se non si paga il canone d’affitto si va incontro a morosità e sfratto. Ci sono differenze se c’è un minore in casa?

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Sfratto (Foto Pixabay)

È un’ipotesi che nessuno si augurerebbe. Vivere con il timore che da un momento all’altro possano bussare alla porta delle autorità per notificare l’ingiunzione di sfratto. Che solitamente è conseguente al mancato pagamento delle rate dell’affitto. Sulla carta, basta saltare una mensilità per mettere il locatore, ovvero il proprietario, nelle condizioni di avviare la procedura di sfratto. Essa può avvenire anche in altre circostanze. La principale rimane in ogni caso la morosità.

Ad esempio lo sfratto può essere richiesto anche se l’inquilino non paga le spese dell’appartamento. L’ingiunzione di sfratto richiede che l’inquilino lasci immediatamente l’appartamento e che paghi le spese arretrate. Se ciò non avviene si può procedere anche al pignoramento dei beni, su richiesta del creditore nel caso egli sia un privato. Se si tratta del pubblico l’avvio è d’ufficio.

Affitto, si può sfrattare una famiglia con figli minori?

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Sfratto (Foto Pixabay)

La burocrazia nel tempo si è resa più snella. Fino a qualche decennio fa, in presenza di persone socialmente deboli, quali anziani, disabili e minori, specialmente neonati, ottenere lo sfratto non era semplice. O meglio. L’ingiunzione di sfratto poteva essere ottenuta, ma da lì ad avere l’appartamento libero ce ne passava. Oggi le procedure sono più rapide. Passati 20 giorni dal mancato pagamento si procede con l’ingiunzione di sfratto. Entro mediamente 60 giorni si deve lasciare l’appartamento. Questi tempi possono diventare 90 o 120 giorni nel caso in cui ci siano accertate difficoltà economiche ed un’occorrenza negativa recente come ad esempio un licenziamento.

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Questi tempi oggi sono maggiormente rispettati. Tuttavia in prsenza di soggetti fragili, quali disabili e bambini, possono essere più lunghi. La priorità, insieme alla restituzione della casa, è che i minori non subiscano un trauma dall’evento dello sfratto. Per cui si tenta di optare per un passaggio “dolce”, che tuteli il bambino. I minori non possono essere sfrattati, finché non trovano un’altra abitazione in cui trasferirsi. E può essere necessario l’intervento di un assistente sociale che aiuti il minore a comprendere e metabolizzare la situazione.

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