Cosa rischia un parcheggiatore abusivo

L’attività di parcheggiatore abusivo quali conseguenze comporta per chi la esercita, cosa prevede la norma al riguardo

rischi parcheggiatore abusivo
Parcheggio (Foto Unsplash)

Il parcheggio nelle grandi città è spesso difficile in periferia quanto nei centri storici per il numero ormai enorme di veicoli privati che circolano. Nei grandi punti di aggregazione e di attrazione, dalle via commerciali agli uffici pubblici, dagli ospedali alle università, non è raro imbattersi nella figura del parcheggiatore abusivo. Il quale dietro un correspettivo in denaro provvede alla sorveglianza del mezzo.

Un’attività di sorveglianza di autoveicoli non legalmente regolata da una specifica norma, senza quindi nessuna autorizzazione per il suo svolgimento sulle strade statali, provinciali o comunali che siano, non è legale. Ma quali rischi corre chi la svolge? La risposta è più articolata di quanto sembri.

Quali rischi corre chi esercita l’attività di parcheggiatore abusivo

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Parcheggio (Foto Unsplash)

Si può iniziare a dire che il Codice della Strada punisce con una sanzione amministrativa chi esercita l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine senza autorizzazione con una multa che va da 769 a 3.095 euro e il sequestro delle somme percepite dal trasgressore. Non si tratta quindi di reato penale, ma soltanto illecito amministrativo. In tal caso il parcheggiatore non rischia né denuncia, né processo.

Ma se la richiesta di denaro, in cambio dell’attività di sorveglianza, avviene con una modalità che presume una minaccia di ritorsione in caso di rifiuto, si configura il reato di estorsione. In tal caso può scattare la denuncia penale, anche se la minaccia non è esplicita e solo accennata.

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Se si impiega un minore o se il soggetto è già stato sanzionato per la stessa violazione con provvedimento definitivo l’attività di parcheggiatore è illegale e costituisce reato. Si rischia difatti la denuncia penale. In tal caso, si applica la pena dell’arresto da sei mesi a un anno e dell’ammenda da 2.000 a 7.000 euro.

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La violazione è definitiva se: dal punto di vista penale la condanna (per impiego di minori) è passata in giudicato, da quello amministrativo sia stata pagata la sanzione amministrativa; siano decorsi i termini per il pagamento o il ricorso; i ricorsi siano stati respinti.

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