Qualità dell’aria sia priorità del nuovo Governo, l’appello Legambiente

Da parte di Legambiente arriva un appello a chi guiderà il nuovo Governo che sta prendendo forma in questi giorni affinché la qualità dell’aria, in particolare nel Bacino Padano ma non solo, diventi una priorità per la politica

qualità dell'aria pericolo
Milano (foto Adobe)

Quando passa la stagione estiva la Pianura Padana torna ad essere uno dei luoghi più inquinati del Paese. Come ricorda il comunicato stampa pubblicato da Legambiente sul suo sito ufficiale, nel corso del 2021 “i livelli di sostanze inquinanti misurati nei capoluoghi del Nord Italia hanno superato decisamente i valori consigliati dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità“. Il superamento dei livelli indicati dallo OMS non sono solo il motivo per cui l’Italia è sottoposta a ben tre procedure di infrazione da parte dell’Unione Europea ma un vero e proprio pericolo per chi quelle zone le abita e le vive tutti i giorni.

Proprio da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e da parte di diversi centri studi europei ed italiani sono arrivati e continuano ad arrivare studi che dimostrano come una cattiva qualità dell’aria abbia influenza negativa sulla salute dei cittadini e anche sull’economia dello Stato. Cittadini che si ammalano con più frequenza sono infatti un peso in più per la sanità pubblica e di conseguenza un aumento di spesa per tutta la collettività.

Per questo motivo l’associazione ambientalista chiede al nuovo Governo, e a chi si occuperà delle tematiche ambientali ma non solo, di guardare anche alla qualità dell’aria con interventi che possano nei fatti portare a un miglioramento di una situazione che invece rischia di essere di nuovo insostenibile.

Tra le proposte che si rintracciano nel comunicato stampa vale sicuramente la pena sottolineare come Legambiente individui nel settore agricolo una “responsabilità di primo piano per quanto riguarda l’emergenza smog invernale“.

La richiesta è che le regioni costruiscano una programmazione dedicata all’interno del Piano Strategico della Politica Agricola Comunitaria per destinare risorse alla riduzione delle emissioni di ammoniaca, che provoca le polveri sottili. Occorre poi definire un programma per ridurre il carico zootecnico e incidere sui nitrati e sui composti dell’azoto che inquinano non solo l’aria ma anche l’acqua.

Ovviamente occorre agire anche sui trasporti e in particolare il trasporto pubblico locale deve essere al centro di questa nuova politica diventando una vera alternativa alla mobilità privata. Un altro intervento che viene chiesto per agire sulla qualità dell’aria è fatto direttamente al Governo, perché si modifichi il limite di velocità in autostrada almeno nei mesi invernali portandolo a 100 km orari di velocità massima per ridurre in maniera sostanziale le emissioni.

Nulla però, e lo ricorda sempre il comunicato, può essere veramente efficace se non si mettono in campo “azioni di informazione e sensibilizzazione dei cittadini” insieme alla promozione di un cambiamento nel modo in cui vengono riscaldati gli ambienti.

Impostazioni privacy