Superbonus, si sbloccano le cessioni: le novità a riguardo

Si entra nel vivo della fase di sblocco delle cessioni dei crediti per il superbonus. Cosa cambia da ora

Superbonus 110%
Superbonus 110% (Foto Pixabay)

Qualcosa finalmente si muove per quanto riguarda la cessione dei crediti del superbonus edilizio 110 per cento. In questi mesi di Governo Draghi più volte si era aggiornato il superbonus sotto il profilo burocratico fermando di fatto le pratiche e anche i lavori di molte imprese.

Il premier uscente Draghi non aveva mai visto di buon occhio il provvedimento nonostante abbia permesso al Paese di conseguire un risultato notevole del Pil portandolo a oltre il 6% nel 2021 dando l’opportunità di lavoro a centinaia di migliaia di lavoratori impegnati sui cantieri.

Riparte ufficialmente la cessione dei crediti

Cessione credito, possibile proroga con una novità
Superbonus 110% (Foto Adobe)

Le preoccupazioni del premier erano legate alle truffe e ai raggiri nonostante fosse poi il bonus facciate a segnalare il maggior numero di frodi ai danno dell’erario. Queste preoccupazioni del premier unite a quelle del ministro dell’economia Franco hanno bloccato più volte la cessione dei crediti, strumento principale per l’utilizzo del superbonus.

Leggi anche: Busta paga, fino a 3.600 euro in più per questi lavoratori

Tuttavia, dopo le pressioni da parte del mondo delle imprese edili e del partito che ha istituito il superbonus, ossia il M5s, si è ottenuto un compromesso per sbloccare la cessione dei crediti. La notizia è che finalmente la prima banca ha riavviato la procedura. Infatti, Banca Intesa ha trovato l’accordo per bloccare 200 milioni di crediti.

Leggi anche: Paga con Postepay in questi supermercati: c’è un bonus

Il gruppo bancario apre la strada ala ripresa delle attività. Infatti, va ricordato che per i lavori alle villette unifamiliari il bonus vale per tutto il 2022. Per gli anni successivi è stato al momento confermato per i condomini con percentuale che scende al 70% nel 2024 e al 60% nel 2025.

Sono inoltre stati sbloccati altri fondi per le imprese i cui lavori dovevano essere terminati al 30% entro il 30 settembre. Oltre allo sblocco dei soldi per queste opere che hanno raggiunto il livello di lavori previsto è stato poi finanziato per ulteriori 10 miliardi il buco creatosi tra progetti accettati e fondi stanziati per il superbonus nel 2022.

 

Impostazioni privacy