Boom affitti, chiesti 350 euro per un posto divano

I rincari arrivano anche per i gli affitti. Chiesti 350 euro soltanto per usufruire del divano per dormire

contratto affitto aumento
Contratto affitto (Foto Adobe)

L’inflazione e il caro vita si sta trasferendo in tutti i settori. I costi energetici ormai crescono da diversi mesi e in vari comparti sono stati ancora una volta ritoccati i prezzi alla vendita. La conseguenza è l’aumento generalizzato dei prezzi di prodotti e servizi. Aumenta tutto ma i redditi restano gli stessi con grave rischio di recessione economica causata dal calo dei consumi.

Spesso le difficoltà economiche possono generare anche un commercio che rasenta l’assurdo. E’ quanto accaduto a Bologna dove un annuncio ha lasciato a bocca aperta. Infatti, sul un foglio scritto a mano è comparsa la seguente proposta: Cercasi coinquilino, in via Broccaindosso è disponibile un posto letto nell’ampio salotto. Prezzo 350 euro al mese, comprese spese condominiali. Solo studenti”.

Affitti alle stelle a Bologna

mutuo senza busta paga
Affitto (Foto Pixabay)

In sostanza si chiedono 350 euro solo per dormire e sul divano. A rendere pubblica la notizia è stato il portale Zic.it che aggiorna su notizie e interessi vicini all’ambiente universitario bolognese. Secondo il portale alla base di questo commercio che tocca livelli impensabili fino a qualche tempo fa è dovuta al turismo low cost.

Leggi anche: Riscaldamenti casa, non usare questi: rischio monossido di carbonio

La turistificazione delle città provoca difficoltà per famiglie e studenti e lavoratori a trovare posti per dormire. Infatti, le abitazioni si stanno trasformando in b&b e camere da fittare  per pochi giorni. Ai proprietari conviene gestire così i propri appartamenti con enorme difficoltà e con prezzi proibitivi per chi vive la quotidianità nelle città italiane.

Leggi anche: Anche sui condomini sarà stangata: perché scatta l’aumento

E’ legato a questo fenomeno anche il rifiuto in diversi casi che si sta registrando in alcuni concorsi pubblici da parte dei vincitori. Le destinazioni proibitive sotto il profilo degli affitti e un lavoro che, pur non essendo statale, consente comunque di vivere, genera il fenomeno del rifiuto. All’ultimo concorso congiunto per funzionari amministrativi Inail e ministero del Lavoro sono arrivate circa 700 rinunce. La questione energetica e l’inflazione, poi, peggiorano la situazione.

Impostazioni privacy