ISEE: cosa deve sapere chi vive in comodato d’uso

La questione del comodato d’uso ai fini ISEE non è così semplice. Ne parlano gli esperti del settore fiscale

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Comodato d’uso (Foto Pixabay)

Avere una casa in comodato d’uso gratuito implica un atto formale a tutti gli effetti. Il comodato è il contratto con il quale una parte consegna all’altra un bene mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire lo stesso bene ricevuto. Il comodato è essenzialmente gratuito (art. 1803 del c.c.). Capita sovente che questo tipo di contratto venga fatto tra genitori e figli, in cui c’è la cessione dell’immobile senza trasmettere la proprietà e senza acquisire alcun canone di locazione.

Ai fini fiscali chi si deve occupare della questione è principalmente il proprietario, quindi chi attiva il comodato, e non chi lo riceve. Infatti anche ai fini ISEE le case di proprietà implicano oneri fiscali e spese. Se ad esempio la casa ceduta in comodato d’uso non è la casa di abitazione si deve corrispondere l’IMU.

Immobile in comodato d’uso, cosa cambia ai fini ISEE

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Comodato d’uso (Foto Pixabay)

Chi acquisisce l’immobile in comodato d’uso gratuito magari da un genitore, da un suocero o da un altro parente disposto a cedere una casa senza canone di locazione, si chiede giustamente ai fini ISEE se deve dichiarare l’immobile. La casa non è di proprietà, nonostante ciò è un bene di cui la famiglia può usufruire a tempo determinato, quindi anche nell’anno fiscale in corso.

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La dichiarazione ISEE è essenziale per accedere a tutta una serie di benefici pubblici, quali reddito di cittadinanza, assegno unico ed altri. La veridicità delle dichiarazioni sul patrimonio è responsabilità del soggetto dichiarante. In caso di errori ci possono essere conseguenze gravi, tra cui la restituzione del beneficio e la cessazione dal diritto.

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Per cui è bene che le istruzioni si seguano pedissequamente. Di solito sono incaricati i Caf ed i patronati nel dare le informazioni fiscali sui casi particolari. Nel caso dell’immobile in comodato d’uso, chi ne usufruisce, da quanto riportato da fiscoetasse.com, deve dichiarare l’immobile, come scritto nelle istruxioni. Tuttavia dichiararle l’immobile in comodato d’uso non significa inserirlo nel patrimonio immobiliare. Quindi seguire le regole e dichiarare l’immobile in comodato gratuito. Ma questo non vuol dire che vada ad aumentare il reddito ai fini ISEE.

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