Hai partita iva? Come scaricare i costi della spesa

Focus sulle modalità per scaricare i costi con la partita iva, quali sono i criteri da seguire per la deducibilità della spesa

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Partita Iva (Foto Pixabay)

Non è semplice districarsi tra le norme riguardanti gli adempimenti fiscali. Molto spesso si danno per scontati aspetti legislativi pensando di poter gestire la propria fiscalità in autonomia. Ma non sempre è così semplice. Avere chiaro cosa e come dedurre dal proprio reddito professionale è importante per non avere sgradite sorprese in sede di dichiarazioni fiscali.

La deducibilità dei costi che il lavoratore autonomo incontra è importante perché tali costi, se documentati in maniera adeguata ed attinenti il lavoro svolto, possono consentire  una riduzione del reddito imponibile. Bisogna gestire attentamente i costi per avere la possibilità di scaricarli con la partita iva.

Come scaricare con la partita iva e spese sostenute

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Partita Iva (Foto Pixabay)

Le spese da scaricare devono essere inerenti all’attività svolta concretamente dal lavoratore autonomo. Insomma deve esserci una correlazione tra spesa sostenuta e e l’attività produttiva che produce reddito. Un costo si può dedurre se è stato sostenuto per svolgere un attività idonea a ottenere ricavi o compensi.

Per spese che potrebbero essere avvenute sia per attività inerenti alla professione svolta che per motivi privati bisogna prestare la giusta attenzione. Per spese di alimenti e bevande (in ristoranti per esempio) per viaggi e trasferte non sempre è sufficiente la fattura, bisogna dimostrare che la spesa non era personale. Quindi avere altre prove che il motivo della spesa è legato al lavoro svolto.

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I costi devono essere certi e determinabili, quindi deve esserci un contratto, un atto amministrativo, una norma eccetera con cifre e importi chiari fissati da un contratto per esempio. Per ricapitolare un costo per essere deducibile deve rispettare tre caratteristiche: deve essere utile allo scopo di ottenere ricavi, inerente al lavoro svolto, documentata da fattura, scontrino parlante (che riporta il codice fiscale), ricevuta fiscale.

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Al momento dell’acquisto va richiesta la fattura con il numero della partita iva, controllando che sia redatta esattamente. Tra le spese si può dedurre anche quella per i buoni pasto, ma per evitare problemi bisogna farsi rilasciare la fattura ad ogni spesa o pasto consumato.

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