Cartelle esattoriali: cosa può cambiare dopo le elezioni

Le elezioni politiche 2022 si avvicinano. Molti i temi sul piatto, tra cui anche la questione delle cartelle esattoriali

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Cartelle esattoriali (Foto Pixabay)

Il 25 settembre tutti gli italiani maggiorenni saranno chiamati a votare per il nuovo esecutivo. Da quest’anno anche i minori di 25 anni potranno votare per il Senato. La campagna elettorale va avanti spedita, con i temi chiave ovviamente in discussione tra le varie coalizioni. Tra le questioni che interessano di più i cittadini ci sono le cartelle esattoriali. Dalla fine della pandemia milioni di italiani hanno ricevuto cartelle esattoriali inevase, soprattutto dopo la sospensione di diversi mesi, che ne ha accumulato gli importi.

Ed in questo momento storico, in cui la crisi economica sta sfiancando l’economia familiare dei ceti medio – bassi, la questione fiscale diventa sempre più urgente. Una riforma è fondamentale. Nella campagna elettorale non si è affrontata più di tanto la questione, ad eccezione delle intenzioni populiste di alcuni partiti che come sempre si rivolgono al proprio elettorato, cercando di racimolare qualche voto in più mettendo al centro le tasche degli italiani.

Elezioni 2022, le ipotesi sulle cartelle esattoriali

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Cartelle esattoriali (Foto Pixabay)

Già lo scorso anno il precedente governo aveva cercato di sistemare il magazzino fiscale dell’Agenzia delle Entrate, annullando in parte quelle inesigibili, ed in parte quelle degli italiani a basso reddito. Con una sola mossa sono state cancellate tutte le cartelle esattoriali inevase entro il valore di 5.000 euro riferite ai debiti del decennio 2000 – 2010. Ne hanno potuto beneficiare i contribuenti con un reddito inferiore ai 30.000 euro.

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Inoltre, i debiti fiscali hanno ricevuto un’agevolazione attraverso i piani di Saldo e Stralcio e Rottamazione – ter. Modo dell’Agenzia delle Entrate per recuperare i debiti a rate, senza ricevere la maggiorazione di more ed interessi, ma solo l’importo della cartella inviata. Durante la campagna elettorale si è parlato molto della tassazione Irpef e della riduzione del cuneo fiscale.

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Chi ha parlato esplicitamente delle cartelle esattoriali è stato Matteo Salvini, leader della Lega. A Genova, durante un comizio elettorale, ha dichiarato: “Via le cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate. L’abbiamo già fatto e lo rifaremo. La tassa al 15% che aiuta le partite Iva dovrà aiutare anche gli altri lavoratori”. Fonte: Il Sole 24h.

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