Nemmeno nel bollettino: dove potrebbe finire il Canone Rai

Il canone Rai dovrebbe uscire dalla bolletta della luce dal 2023. Si valutano soluzioni alternative per riscuotere l’imposta

canone rai non sarà più in bolletta luce
Canone Rai (Foto Pixabay)

Il canone Rai fino al 2016 è stata una delle imposte d’Italia. Solo una percentuale molto esigua della popolazione lo pagava autonomamente quando riceveva il bollettino in casa. Nel 2016, l’allora governo ha trovato una soluzione per far pagare il canone Rai ai cittadini. Inserire l’imposta nella bolletta della corrente elettrica. Con un prezzo scontato. In precedenza infatti, usufruire del servizio pubblico radiotelevisivo nazionale costava 130 euro l’anno.

Mentre invece, con il decreto che ha inserito il canone in bolletta, il costo è sceso a 90 euro, in 10 tranche da 9 euro. Tuttavia dal 2023 questa pratica, che ha consentito di riscuotere automaticamente l’imposta, sarà abolita. La Comunità europea infatti, in virtù del fatto che si è passati dal mercato tutelato al mercato libero, ha deciso che non è corretto chiedere la riscossione di un’imposta pubblica ad un’azienda privata, come fosse un ente di riscossione pubblico.

Canone Rai, come si pagherà dal 2023: le ipotesi

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Canone Rai (Foto Pixabay)

Quindi, a meno che non si otterranno delle deroghe, dal 2023 il canone Rai non sarà più riscosso in bolletta della corrente elettrica. Si valutano alternative, al punto che la questione è entrata addirittura in campagna elettorale. La prima ipotesi è che venga sommato a qualche altra tassa che tutti i cittadini devono pagare. Oppure emulare la Francia, dove il canone per il servizio pubblico radio e TV viene pagato come la patrimoniale.

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Altre ipotesi sul piatto suggeriscono di inserire il canone nel 730, pagandolo con le tasse insieme all’IRPEF. E questo renderebbe la questione non in discussione dalla Comunità europea, dato che questa imposta verrebbe pagata insieme ad altre imposte, come è giusto che sia. Il problema sarebbe per i cittadini che hanno una Tv, quindi soggetti a pagamento del canone Rai, ma che al contempo non devono presentare la dichiarazione dei redditi.

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Un’altra soluzione proposta è di farla diventare una tassa regionale, come il bollo auto. In questo caso diventerebbe competenza delle regioni incassare il Canone Rai facendo da intermediario tra cittadini e Stato.

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