Mascherine, brutta sorpresa se non notate questo: non è a norma

Continuano a circolare mascherine non a norma: ecco costa è stato scoperto all’aeroporto di Fiumicino di Roma

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mascherina (Foto Adobe)

Anche se l’utilizzo delle mascherine per contrastare la pandemia da Covid -19 è andata sempre più a calare per merito della campagna vaccinale, queste restano ancora obbligatorie fino al 30 settembre sui mezzi di trasporto e per accedere ad ospedali e strutture di residenza per anziani (Rsa) fino al 31 dicembre.

Proprio per questo motivo che le mascherine continuano ad essere acquistate dagli italiani in negozi e in farmacie. Eppure, nonostante che i dispositivi di protezione individuale siano usati da ormai 2 anni, molte continuano ad essere venute non a norma. Questo significa che le mascherine non garantiscono la protezione dovuta.

Mascherine non a norma: ecco cosa è stato scoperto

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mascherine (Foto Adobe)

All’aeroporto di Fiumicino di Roma, all’ufficio delle dogane di Roma2, sono state scovate mascherine non a norma per il valore di 1 milione di euro. Le mascherine non presentavano il marchio originale CE della Comunità Europea ed erano destinate a soggetti privati per i quali non era consentita l’importazione in franchigia.

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La scoperta è stata effettuata a seguito di una attività di verifica nel periodo post- emergenziale legato al Covid -19. L’ufficio della dogana ha analizzato, in questo periodo post emergenziale, tutte le importazioni di mascherine chirurgiche provenienti dalla Cina  per verificare il corretto utilizzo del “regime agevolato” previsto dalla disciplina emergenziale, per le importazioni di prodotti destinati a enti statali e organismi pubblici durante la pandemia.

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Da questi controlli, effettuati congiuntamente dall’Ufficio Rapporti con l’EPPO della Direzione Antifrode dell’Agenzia, è emerso che, di un totale di oltre 5 milioni e mezzo di mascherine, soltanto il 60% è stato effettivamente destinato a enti aventi diritto all’esenzione, mentre il 40% è stato destinato a enti e soggetti privati per i quali non era consentita l’importazione in franchigia.

Come detto le mascherine importate non risultano essere conformi alla normativa sulla sicurezza per cui non idonee ad essere utilizzate dal momento che non permettono il contrasto della diffusione del Covid -19. In queste mascherine il marchio CE è stato apposto fraudolentemente. L’Agenzia delle Entrate ha quindi provveduto a recuperare i diritti sul 100% delle operazioni analizzate per un totale di un milione di euro.

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