Conto corrente, molti troveranno un prelievo esterno nei prossimi giorni

A settembre arriva il pagamento di una spesa legata alla tenuta del conto. Tuttavia non riguarda tutti

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Conto corrente (Foto Pixabay)

In tempo di inflazione e prezzi che tendono ancora a salire limitando il potere di acquisto dei consumatori. Il settore finanziario e l’economia in generale risente sempre di grandi avvenimenti di portata internazionale come la pandemia prima e il conflitto in Europa poi. Tuttavia, nonostante le difficoltà specie per i redditi bassi e medio bassi i cittadini sono costretti ad affrontare anche dei costi non strettamente legati al consumo come tributi e tasse.

Pertanto, quando è possibile evitare di poter pagare costi ulteriori facendo semplicemente attenzione alla gestione delle proprie attività quotidiane è meglio approfittarne. Un costo che si può evitare, ad esempio, è l’imposta di bollo sul conto corrente. Quest’ultima si paga nel momento in cui si raggiungono o si superano depositi da 5.000 euro in poi.

Conto corrente, la somma da evitare per nn pagare il bollo

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Conto corrente (Foto Pixabay)

Si tratta di un’imposta dovuta per tutte le tipologie di conti correnti bancari, per i conti correnti postali e per i libretti di risparmio. L’imposta annuale equivale a 34,20 euro per le persone fisiche mentre ammonta a 100 euro annuali per le aziende, le imprese e i titolari di partita IVA.

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L’importo viene addebitato ogni tre mesi direttamente sui conti correnti che superano le cifre suddette o nei casi in cui l’Isee superi il limite previsto. Per non pagare l’imposta di bollo, è necessario avere in giacenza una cifra inferiore ai 5.000 euro. Tuttavia, esistono anche altre eccezioni che favoriscono il contribuente.

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E’ possibile, infatti, ottenere l’esenzione dell’imposta di bollo sul conto corrente anche se non si supera una cifra di reddito Isee. Al fine di evitare l’esborso dell’imposta di bollo sul conto basta avere un Isee inferiore a 7.500 euro. Inoltre, l’imposta non è dovuta sui conti correnti aperti per effetto di provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Basta fare attenzione alla somma tenuta in deposito, insomma, per evitare di pagare un costo che, in tempi di inflazione, va ad aggiungersi ai diversi rincari in corso.

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