Agosto, buone notizie per la tavola

Le piogge del mese di agosto hanno messo in salvo la bevanda preferita dagli italiani: non ci sono rischi per l’annata

Vino (Foto Pexels)

In Italia, si sa, una delle caratteristiche della cultura locale da Nord al Sud è la buona tavola. Soprattutto da Roma ad andare verso Sud ogni località ha le sue pietanze tipiche i cui sapori si possono scorgere nella loro essenza soltanto se mangiati nei luoghi specifici. In una buona tavola, poi, non può mai mancare un buon vino.

In Italia di vino se ne produce ovunque. Non esiste regione italiana dove non si produca vino grazie al grande dono concesso dal territorio. Vino che, con il cambiamento climatico e la siccità in arrivo ha rischiato di ridursi sulle tavole degli italiani e non solo. Infatti, l’Italia è tra i principali paesi esportatori al mondo di vino.

La pioggia “santa” di agosto salva il vino

Tumore carne pericolosa
Tavola con pranzo (Foto Adobe)

Questa annata è stata particolarmente difficile per l’agricoltura in generale e per i campi. La siccità ha raggiunto livelli massimi con i fiumi che si sono prosciugati. La causa principale è lo scioglimento graduale dei ghiacciai. In Italia nel giro di pochi decenni non ci saranno più ghiacciai.

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La siccità ha messo in serio rischio quest’anno la produzione di vino. A salvare l’annata sono state le piogge del mese di agosto. Il presidente dell’Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi, ne ha parlato al Sole24ore guardando con ottimismo alla vendemmia del 2022.

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Frescobaldi ha parlato di una vera e propria manna dal cielo la pioggia di agosto: “La pioggia “santa” di agosto ha fatto tutto. È arrivata come la manna dal cielo sulle campagne assetate d’acqua. È arrivata al momento giusto, quello in cui alla vigna serve acqua per la crescita di peso degli acini”.

Le previsioni sono positive per il 2022, il vino è salvo, almeno per quest’anno: “Così, dopo mesi di siccità e di timori, ci troviamo con un risultato sorprendente: al netto di catastrofi atmosferiche che possono avvenire a settembre e ottobre, la vendemmia 2022 si potrebbe rivelare superiore in quantità e forse anche in qualità rispetto a quella dello scorso anno”.

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