Naspi: la data dei pagamenti di settembre

In questi giorni sono in via di definizione i pagamenti dell’indennità di agosto ma già si conosce la data successiva

Naspi (Foto Adobe)

Perdere il lavoro è sempre un momento delicato per una persona. La situazione è vissuta peggio se si vive in un paese dove il tasso di disoccupazione è elevato così come la precarietà come nel caso dell’Italia. Tuttavia, Stato è presente in questi frangenti della vita e interviene con un sussidio: la nuova indennità di disoccupazione o semplicemente Naspi.

Si tratta dell’indennità riconosciuta a tutti i lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro. L’indennità è stata rivista nel 2015 assumendo la dicitura di “Nuova” indennità di disoccupazione. Per ottenere la Naspi è necessario avere dei requisiti: intanto occorre l’assenza di attività lavorativa di ogni tipo oppure presenza di attività lavorativa nei limiti reddituali previsti dall’art 13 del DPR n. 917/1986.

Naspi, la data di settembre

Naspi (Foto Adobe)

I limiti reddituali per ottenere la Naspi sono di 8.174 euro annui per i lavoratori dipendenti e a 5.500 euro per i lavoratori autonomi. Questi valori sono stati aggiornati al 2022 grazie all’ultima legge di bilancio. Molti cittadini aventi diritto stanno ancora incassando l’assegno Naspi di agosto relativo al mese di luglio.

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Tuttavia, è già nota la data di pagamento del mese successivo, ossia settembre. Infatti, i pagamenti della Naspi inizieranno a partire dal giorno 16. La Naspi spetta per un tempo massimo di ventiquattro mesi e l’importo si aggira intorno al 75% dello stipendio mensile degli ultimi sei mesi.

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E’ corrisposta, infatti, per un numero di settimane pari alla metà di quelle contributive dei precedenti quattro anni e per un massimo di ventiquattro mesi come già indicato. Per ottenere la Naspi nei quattro anni precedenti alla disoccupazione devono essere presenti almeno 13 mensilità lavorative.

Hanno diritto ad ottenere la Naspi dopo la conclusione del contratto di lavoro le seguenti categorie: dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni; personale artistico con rapporto di lavoro subordinato; soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative. operai agricoli a tempo indeterminato; apprendisti.

 

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