Assegno unico, arretrati anche dopo il 30 giugno: per chi

Dopo la scadenza del 30 giugno per l’ottenimento degli arretrati dell’Assegno unico universale è ancora possibile riceverli?

Assegno unico universale
Assegno unico universale (Foto Pixabay)

Per ottenere il riconoscimento delle mensilità arretrate dell’Assegno unico universale spettanti a decorrere da marzo si ha tempo fino a giovedì 30 giugno. Dopo di che l’assegno decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda, senza più diritto agli assegni arretrati. Questo limite è previsto dall’attuale normativa. Ma gli aggiustamenti dell’INPS sono stati numerosi.

Il 30 maggio 2022 con il messaggio n. 2261 l’INPS aveva fornito il modello Rdc – Com/Au e le relative istruzioni per la sua compilazione, indicando il 30 giugno 2022 come termine di scadenza entro cui inviare i dati mancanti allo scopo del riconoscimento degli arretrati mensili per i percettori di Reddito di cittadinanza.

Quali sono le novità dopo il 30 giugno per l’Assegno unico?

Assegno unico universale
Assegno unico universale (Foto Pixabay)

Dopo il parere espresso dal Ministero del Lavoro, l’INPS ha modificato le indicazioni già date per i beneficiari di Reddito di cittadinanza. Infatti con il messaggio n. 2537 del 22 giugno 2022  l’Istituto ha stabilito che il diritto agli arretrati dell’Assegno unico universale, a decorrere dal mese di marzo, spetta a chi usufruisce del Reddito di cittadinanza a prescindere dalla data di presentazione del modello Rdc – Com/Au.

Secondo il Ministero del Lavoro lo scopo del modello Rdc – Com/Au è esclusivamente l’acquisizione delle notizie necessarie al riconoscimento dell’integrazione del Reddito di cittadinanza con l’Assegno unico universale. Il modello Rdc – Com/Au non serve come richiesta di avvio della prestazione.

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Anche per  l’INPS quindi  il modello Rdc – Com/Au può essere inviato anche dopo il 30 giugno. Ciò senza che il ritardo causi la perdita degli arretrati maturati dal 1° marzo dell’anno di riferimento, con la condizione della presenza nella banca dati dell’Istituto di una domanda di Reddito di cittadinanza in pagamento nella medesima mensilità di marzo.

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Si deve ricordare che il modello Rdc – Com/Au è presentabile solo in via telematica attraverso il sito internet dell’INPS con accesso alla pagina Reddito di cittadinanza (per l’autenticazione è necessario lo Spid, la Carta Nazionale dei Servizi o la Carta di Identità Elettronica) o rivolgendosi a Caf o patronati.

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