Assegno Unico, attenti alla data di scadenza per gli arretrati

Ancora fino alla fine di giugno e poi i successivi richiedenti dell’Assegno Unico non percepiranno l’importo come ora. Di cosa si tratta

Assegno Unico, attenti alla data di scadenza per gli arretrati
Assegno Unico INPS (Foto Adobe)

Mentre il Decreto semplificazioni appena approvato in Consiglio dei Ministri sta limando alcune specificità della misura, l’Assegno Unico e universale è approdato alla quarta mensilità in via di erogazione. Sebbene questi mesi che lo dividono dal suo varo (1° marzo 2022) mostrino l’opportuno rodaggio di cui lo strumento, già dal mese di maggio le vicissitudini nei ritardi di pagamento sono quasi del tutto rimosse.

Come sappiamo, per la misura a favore delle famiglie con figli a carico fino al raggiungimento del 21° anno di età e con figli disabili senza limiti di età, si tratta degli ostacoli posti dalle verifiche dell’INPS sui nuclei familiari, per accertare la condizione più aggiornata del reddito ISEE e del patrimonio appartenente ai nuclei familiari. Sono dunque informazioni aggiuntive che richiede l’Istituto in quanto non estrapolarne autonomamente dalle sue banche dati.

Assegno Unico, ancora poco tempo per includere nella domanda anche gli arretrati

Assegno Unico, attenti alla data di scadenza per gli arretrati
Assegno Unico INPS (Foto Adobe)

Tali controlli hanno determinato l’obbligo di compilazione del modello RdC-Com AU, utile a trasmettere la documentazione aggiuntiva richiesta. Dai dati INPS, un protocollo univoco di presentazione dei dati ha snellito il numero delle attuali istruttorie al di sotto dell’1% delle pratiche in lavorazione. Ricordiamolo, l’istruttoria blocca l’erogazione mensile sino all’ottenimento dell’esito positivo delle apposite procedure.

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Nel mese in corso, però, incombe anche un’altra scadenza, quella del 30 giugno. C’è tempo ancora una quindicina di giorni per poter presentare la domanda per l’Assegno Unico e attivare entro la suddetta data non solo l’erogazione dell’importo ordinario ma anche la corresponsione degli arretrati prodotti fino al marzo scorso. È possibile compilare e inviare l’apposito modulo all’INPS sin dal settimo mese di gravidanza.

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Questi ultimi soggetti, all’accoglimento della richiesta, riceveranno l’importo in considerazione delle competenze dal nono mese in poi. I richiedenti impegnati con le domande dal 1° luglio riceveranno soltanto la misura ordinaria mensile, senza alcun arretrato. Per gli altri, invece, si attendono erogazioni non cumulative, ma singoli pagamenti programmati all’apertura quindicinale della finestra di pagamento.

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