Canone Rai addio, la svolta dal 2023?

Delle novità importanti riguardo il canone Rai potrebbero essere introdotte a partire dal 2023. Ecco di cosa si tratta

Logo Rai (Dal Sito Ufficiale)
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Il Canone Rai rappresenta senza ombra di dubbio una delle imposte che gli italiani pagano più malvolentieri nel corso dell’anno. L’importo del canone, dal 2015 e per volere del governo Renzi, è inserito all’interno della bolletta dell’elettricità in rate mensili per un totale annuo di 90 euro. 

L’introduzione del canone in bolletta è stato deciso principalmente per due motivi uno concatenante l’altro. Si presuppone che tutti coloro che hanno elettricità in casa hanno anche un televisore per cui tutte queste persone devono pagare il canone senza avere più la possibilità di evaderlo come succedeva in passato. Ma tutto ciò potrebbe cambiare a partire dal 2023.

Canone Rai, ecco cosa potrebbe cambiare dal 2023

Rai (Foto Adobe)
Rai (Foto Adobe)

Le prossime settimane potrebbero essere quelle decisive per stabilire quale destino spetta al Canone Rai. Il Decreto Concorrenza messo a punto dal governo Draghi ha aperto le porte ad una eventuale rimodulazione di pagamento per quanto riguarda l’imposta che gli italiani devono pagare alla televisione pubblica.

A partire dal 2023 il Canone Rai potrebbe essere definitivamente archiviato dalla bolletta della luce. A spingere su questa possibilità è l’adesione dell’Italia al programma PNRR europeo che da molti mesi chiede ai Paesi membri la massima trasparenza per le componenti aggiuntive che si annoverano tra le forniture energetiche.

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A partire dal prossimo anno, dunque, potrebbe essere accantonata per sempre la riforma voluta dal governo Renzi nel 2015 che prevedeva l’introduzione del pagamento del Canone Rai nella bolletta dell’energia elettrica. La riforma, a suo tempo, ebbe come pregio quello di abbassare il valore del tributo agli attuali 90 euro rispetto ai 117 euro di partenza. Ancora oggi, inoltre, gli italiani hanno la possibilità di dilazionare in rate il pagamento dell’imposta.

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Ovviamente l’addio del canone alle bollette non coincide con la fine al tributo RAI. Il governo Draghi è infatti  già al lavoro per pensare una soluzione alternativa in modo da non favorire l’evasione per la tassa che nel 2015 aveva indici altissimi. L’indotto di questo pagamento porta nelle casse della tv di Stato ben 1,7 miliardi di euro.

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