Digitale terrestre, l’allarme: chiudono altri canali

Purtroppo dobbiamo continuare a constatare che la rivoluzione del digitale terrestre, che per molti aspetti è positiva, sta comunque portando una serie di disservizi ai clienti con canali che ho hanno già chiuso o rischiano di chiudere a breve

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Altri canali spariti dal digitale terrestre (foto Pexels)

La rivoluzione della nuova TV digitale ha lo scopo principale di liberare banda che poi verrà utilizzata dalle reti del 5G. Tutto questo dandoci però anche una qualità di trasmissione superiore. Ma ci sono diverse emittenti che non riescono a stare al passo.

L’allarme è stato lanciato un’altra volta e riguarda molte TV locali di una zona specifica del nostro Paese ma la situazione riscontrata è purtroppo diffusa a livello nazionale. La crisi che rischia di innescarsi potrebbe essere un piccolo tsunami dell’informazione.

Digitale terrestre, l’appello per i canali che rischiano di sparire

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Altri canali spariti dal digitale terrestre (foto Adobe)

Abbiamo più volte detto che ci sono diverse criticità per quello che riguarda soprattutto le piccole emittenti locali. Il passaggio al nuovo digitale terrestre infatti significa per le emittenti dover far costruire o comunque prendere a noleggio o acquistare ripetitori nuovi in grado di lavorare nella fascia di banda che è rimasta libera e che è quella sotto i 700 MHz.

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Ma i ripetitori, che comunque non possono essere installati ovunque, sono strumenti estremamente costosi e ci sono quindi operatori locali che rischiano di perdere le proprie frequenze perché non in grado di procurarsi sistemi di trasmissione adeguati ai nuovi standard. Un nuovo appello affinché si faccia qualcosa è arrivato da Assostampa Catania che chiede direttamente al Governo di trovare una soluzione. Nel comunicato dell’associazione di categoria si fa riferimento al fatto che nella riorganizzazione delle frequenze tante emittenti locali siano già andate perdute o rischiano a breve lasciando senza informazione di prossimità moltissimi cittadini. Questa stessa situazione rischia di ripetersi in molte altre aree del Paese.

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Il ruolo delle TV locali, prosegue sempre il comunicato, è fondamentale in quanto molto spesso, data l’estensione geografica dei diversi territori, in realtà neanche le trasmissioni a carattere regionale riescono effettivamente a raccontare e a informare i cittadini su ciò che avviene nel proprio territorio. E per evitare quindi che si perda questo patrimonio di informazione locale, ma anche decine di posti di lavoro, Assostampa Catania chiede al Governo di agire per permettere alle realtà locali di tornare ad avere la propria informazione.

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