Se si è titolari di una carta Postepay, bisogna fare attenzione a non andare in rosso perché presto c’è il canone da anticipare. Come fare
Grazie alla peculiare semplicità di utilizzo, la carta ricaricabile Postepay emessa da Poste Italiane si è ritagliata in sordina un ampio spazio, anche tra gli utenti di altri strumenti di credito. Non è difficile immaginare le ragioni di tale successo: la comodità di disporre di quanto basta in media, le intuitive funzioni di spesa e i bassi costi di gestione. Caratteristiche che hanno attratto un’utenza variegata ma che ha fatto breccia in particolare tra i giovani.
La ricarica offre un’indubbia tranquillità per coloro che ne fanno un largo uso: si può passare la certa sugli apparecchi Pos dei negozi, senza il rischio di vedersi sottrarre il tesoretto di una vita, se magari – per fare un esempio – vi fosse in corso il tentativo di clonazione della carta stessa. Tra le esigue spese di gestione, troviamo il canone annuale, il cui importo è prelevato da Poste Italiane direttamente dalla ricaricabile.
Postepay, cosa succede col canone con il saldo a zero?
Nel corso degli anni, la carta ricaricabile PostePay si è trasformata in una vera e propria gamma di prodotti per rispondere a qualsiasi esigenza; la prima a sancire un’importante evoluzione della ricaricabile di base è stata – neanche a dirlo – la PostePay Evolution. Più vicina a una carta bancomat associata ad un conto corrente, anch’essa è collegata ad una liquidità depositata su coordinate bancarie, su un iban.
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È estremamente flessibile, resa dinamica dall’estensione sulle operazioni on line. Il pagamento di un canone annuo è dovuto al servizio di fruizione della IBAN della carta prepagata di Poste Italiane. Accompagnato da poche altre spese, il costo è di 13 euro e rappresenta il costo più elevato della card; all’emissione, si paga 5 euro come costo di emissione non soggetto a rinnovo.
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Nel canone, è inclusa la possibilità di effettuare prelievi gratuiti dagli ATM Postamat di Poste Italiane. Il pagamento è anticipato alla richiesta di una Postepay Evolution, quindi avviene in anticipo solo nel primo anno, quello della richiesta; dal secondo anno in poi, il canone annuo si paga quando scade l’anno solare. Se il canone annuo non si paga? Anche se il fondo è insufficiente o assente, Poste Italiane avvia un addebito automatico, producendo un saldo disponibile è in negativo; nel frattempo, la carta viene momentaneamente disabilitata. Per sbloccarla, basterà ricaricare la Postepay tale da riportare il saldo contabile a zero o in positivo.