Tari, attenti alla scadenza di aprile: tutti i dettagli

La Tari ha delle scadenze distribuite durante l’anno che variano da comune a comune. Aprile è una delle date di pagamento

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Tari (Foto Pixabay)

La Tari è la tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. E’ stata introdotta dalla legge stabilità nel 2014 per incorporare le precedenti imposte locali:

  • Tariffa di igiene ambientale (TIA);
  • Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU);
  • Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES).

Essendo una tassa legata alla gestione comunale sia importi base che date di scadenza sono decise dall’ente locale stesso. Ma solitamente è suddivisa in tre tranche annuali. Con delle eccezioni. Nel comune della Capitale, ad esempio, le scadenze per i pagamenti sono solo due.

Il comma 64 della legge stabilità 2014 definisce chi sono i soggetti passivi di Tari, ovvero chi è obbligato a pagare l’imposta: “La TARI è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. In caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all’adempimento dell’unica obbligazione tributaria”.

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tari scadenza aprile
Tari (Foto Pixabay)

Di norma, ma sempre tenendo presente la discriminante comunale, la Tari si paga in tre tranche:

  • 1° acconto entro la fine di aprile;
  • 2° acconto entro la fine di luglio;
  • saldo entro la fine dell’anno.

Quindi la prossima scadenza, del 30 aprile, accomuna più o meno tutti. Se non è arrivata la bolletta nella cassetta della posta domiciliare, sarebbe bene accertarsi la reale data di scadenza della Tari per il comune di residenza. Il rischio è, infatti, che la bolletta arrivi in prossimità della scadenza e che per questo motivo si salti la data del 30 aprile, incorrendo in possibili more.

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Si ricorda che la Tari è soggetta a riduzioni o aumenti, nel caso di abitazioni private, per il numero degli occupanti con residenza o domicilio registrato. Di conseguenza, è consigliabile aggiornare il numero dei componenti familiari nel caso in cui ad esempio un figlio se ne sia andato da poco. In questo modo l’importo sarà minore.

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