Bruciore quando si urina? Può esserci questo problema di salute

Quando la vescica si infiamma, la causa è un batterio già presente nella flora intestinale. Come affrontarlo?

cistite
Cistite (Foto Adobe)

Fonte articolo: IRCCS Humanitas Research Hospital

Talvolta una particolare assunzione di farmaci, oppure la reazione di molecole irritanti contenute all’interno di specifici prodotti per l’igiene intima o anche nei gel spermicidi, possono dare luogo a bruciore, in particolare durante la minzione. È un segnale inequivocabile: si sta manifestando la cistite, un’infiammazione della vescica, più o meno acuta, talvolta con connotati cronici, ricondotta generalmente a un’infezione batterica.

Gli aspetti cronici riguardano prevalentemente non tanto le infiammazioni di carattere batterico, quanto altre legate a fattori diversificati, in genere scatenati dall’uso di farmaci o da particolari trattamenti chimici. In generale, la cistite non è pericolosa per la salute, a meno che non colpisca i reni; presenta essenzialmente degli aspetti di fastidio e dolore, attivati dai germi che popolano l’ultimo tratto dell’intestino o, più spesso, dall’Escherichia coli.

Cistite, come affrontare il fastidioso bruciore?

cistite
Cistite (Foto Adobe)

Le cistiti batteriche sono certamente le più frequenti e le loro cause sono le più diverse e nello stesso tempo più difficilmente rilevabili da parte del medico. Sono le donne a esserne più frequentemente colpite, soprattutto in età fertile, predisposte dalla conformazione anatomica e dalle abitudini comportamentali.

L’infiammazione vescicale prende origine dai batteri residenti nella flora intestinale, che concorrono alla contaminazione delle vie urinarie. Può ripetersi nel tempo; in questi casi, è opportuno rivolgersi a un medico per escludere eventuali alterazioni che vanno aggiungono ad aggiungersi alle cause canoniche dell’infezione, e per prevenire le complicanze sopraggiunte ai reni.

I sintomi più rappresentativi, ma non sono esclusivi (solo un confronto medico può accertarlo), sono: dolore sovrapubico; senso di peso perineale; aumento della frequenza minzionale; urgenza, necessità impellente di urinare, con talvolta incontinenza da urgenza; bruciore e/o dolore durante la minzione; senso di incompleto svuotamento; ematuria (sangue nelle urine). Possono manifestarsi sia simultaneamente che singolarmente, al variare dell’intensità, la numerosità o la frequenza.

Leggi anche: Flomax: cosa può accadere esagerando col medicinale

La prevenzione si inscrive nell’ambito dell’igiene personale, in specifica concomitanza con rapporti sessuali; l’alimentazione è però fondamentale per il buon funzionamento dell’intestino, in quanto costituisce la fonte dei batteri, insieme all’abitudine regolare di bere acqua, all’evacuazione giornaliera e regolare, e stress al minimo. Per le donne, è importante la corretta cura dell’apparato genitale.

Leggi anche: Analisi sangue, questi valori possono indicare un tumore

La cistite viene diagnosticata preliminarmente tramite l’analisi delle urine e l’urinocoltura per accertare la presenza dei batteri interessati. Per la cura, invece, da infezione batterica, si ricorre generalmente all’assunzione di antibiotici; bastano però i primi sintomi per fare uso di un disinfettante urinario come la fosfomicina, assunto una sola volta per via orale ma sotto autorizzazione medica, o dei trattamenti antidolorifici o antispastici, ma ai soli fini alleviarne il fastidio.

Impostazioni privacy