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Agenzia delle Entrate, lettere in arrivo: chi riguarda

A vari contribuenti italiani stanno arrivando delle lettere da parte dell’Agenzia delle Entrate: ecco il motivo

Agenzia delle Entrate (Foto ANSA)

Brutte notizie in arrivo per una fetta di italiani che stanno ricevendo delle lettere da parte dell‘Agenzia delle Entrate. Il provvedimento riguarda coloro che sono titolari di partita IVA dalle cui dichiarazioni sono emerse differenze tra il volume d’affari dichiarato relativo al 2018 e l’importo delle operazioni comunicate dai contribuenti e dai loro clienti al Fisco.

Le differenze riguardano quindi le dichiarazioni del redditi 2019 e i dati in possesso dalla stessa Agenzia delle Entrate. Il provvedimento dello scorso 25 marzo specifica che si tratta di omissioni parziali o totali emerse dalle fatture trasmesse o da comunicazioni pervenute al Fisco da soggetti passivi Iva.

Agenzia delle Entrate, la comunicazione ai titolari di partita IVA

Agenzia delle Entrate (Foto ANSA)

Il provvedimento da parte dell’Agenzia delle Entrate è stato attuato in linea con l’articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. Si tratta dell’articolo: “Comunicazione per la promozione dell’adempimento spontaneo nei confronti dei titolari di partita IVA per i quali emergono delle differenze tra il volume d’affari dichiarato e l’importo delle operazioni comunicate all’Agenzia delle Entrate”.

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Le lettere inviate sono lettere di compliance, cioè delle comunicazioni con cui si segnala al contribuente la presenza di varie anomalie. L’Agenzia delle Entrate sta inviando le lettere tramite l’indirizzo pec o per posta ordinaria e chiede al cittadini di provvedere spontaneamente alla risoluzione di tale anomalie.

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Ovviamente la comunicazione, insieme a tutti i dati, è visualizzabile anche all’interno del cassetto fiscale del contribuente sul sito web dell’Agenzia delle Entrate alla voce “Fatture e Corrispettivi”. Tutte le informazioni presenti nell’avviso permettono di regolarizzare la propria situazione usufruendo del ravvedimento operoso, pagando le sanzioni con un importo ridotto.

Nel caso in cui il contribuente ritiene corretti tutti i dati presenti nella propria dichiarazione, allora non dovrà fare altro che comunicarlo alla stessa Agenzia, inviando gli appositi documenti. Il ravvedimento operoso si può applicare anche se la violazione è stata già constatata in passato.

Pubblicato da
Ramona Buonocore