Libretti postali, i ‘trucchi’ per non pagare l’imposta di bollo

Con qualche piccolo escamotage si può evitare l’automatismo dell’imposta di bollo sul proprio conto postale. Vediamo come

Libretti Poste
Libretto Poste italiane (Da Youtube)

Anche i libretti e i conti deposito non ne sono dispensati. Oltre i conti correnti, come sappiamo, l’imposta di bollo assoggetta tutti gli strumenti del risparmio e i titoli dell’universo Poste Italiane. Sugli estratti dei titolari, come d’altronde per i titolari dei conti correnti, appare come quella somma prelevata direttamente attraverso un pagamento automatico.

Quindi, ciò accade anche nei confronti dei titolari di conti postali. L’imposta di bollo, bisogna premettere, viene sempre applicata nei casi di persone giuridiche, a prescindere dall’importo del saldo contabile e nonostante possa essere inferiore a 5.000 euro. Il discorso cambia per le persone fisiche, in quanto se depositarie di una giacenza media non superiore ai 5.000 euro, possono beneficiare dell’esenzione.

Imposta di bollo, come ottenere l’esenzione

Reddito di cittadinanza INPS
Risparmio (Foto Adobe)

Bisogna precisare che la soglia, il cui superamento comporta l’applicazione dell’imposta di bollo, è stabilita, nelle persone fisiche che posseggano più libretti di risparmio, sulla base del saldo complessivo. In ogni caso, è possibile, con qualche piccolo trucco, sottrarsi al prelevamento e risparmiare, quindi, questo denaro.

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Nel caso dei libretti postali, non si paga l’imposta di bollo se: la giacenza sia sotto la soglia dei 5.000 euro; oppure con l’escamotage di convincere il proprio coniuge o gli altri membri della famiglia a farsi intestare eventuali altri libretti. La seconda ipotesi ha l’obiettivo, specificatamente, di andare incontro all’esenzione di cui sopra.

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Negli strumenti di investimento strumenti finalizzati agli investimenti finanziari, l’imposta di bollo è calcolata con un’aliquota proporzionale, equivalente allo 0,20%, diversamente dal calcolo sulla giacenza media, come nel caso delle somme depositate sul conto ordinario; al contempo però, essa rileva la giacenza risultante il giorno dell’invio dell’estratto conto. Sarà opportuno che il soggetto trasferisca qualche giorno prima il denaro, prima dell’inoltro dell’estratto conto, sul conto corrente ordinario, evitando così il pagamento dell’imposta.

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