Benzina, gli interventi previsti per abbassare i prezzi

Il Governo e il Parlamento studio gli interventi da mettere in campo per affrontare il caro carburanti: le ipotesi

Benzina e gasolio
Benzina e gasolio (Foto Adobe)

Gli aumenti dei carburanti tengono banco in tutta Italia ormai da diversi giorni. Benzina e diesel hanno sforato il muro dei 2 euro al litro e tante famiglie e imprese stanno andando in difficoltà. Il conflitto in Ucraina ha fatto scattare ulteriori aumenti dovuti alla conseguente crescita della domanda alla quale non è stata data una corrispondente risposta nella produzione di barili di petrolio.

Gli aumenti dei carburanti erano già in corso da alcuni mesi anche se in maniera lenta e progressiva. La guerra ha dato una spinta dovuta al fatto che in presenza di certi eventi che coinvolgono diverse nazioni ed hanno una portata intercontinentale se non mondiale, parte la caccia alle materie prime per speculare poi sui prezzi ed assicurarsi dei guadagni. E’ un meccanismo quasi automatico che si innesca dinanzi ad eventi di portata internazionale.

Benzina, gli interventi del Governo

Benzina e gasolio
Benzina e gasolio (Foto Adobe)

in uno scenario del genere i governi provano a porre rimedio per non innescare criticità economiche. Così, in Francia ci sarà un intervento che consentirà una diminuzione di 15 centesimi al litro sui carburanti a partire dal 1 aprile. L’Italia sta studiando delle diminuzioni intervenendo sull’Iva. Questa, infatti è calcolata in proporzione al costo base. Se il prezzo della materia prima aumenta a monte, anche le entrate statali vanno di pari grado.

Pertanto, è stato proposto di intervenire limando almeno il guadagno extra che lo Stato sta ottenendo dall’aumento della materia prima. Si tratterebbe di attuare lo stesso criterio che è stato introdotto per luce e gas dove l’Iva è stata ridotta al 5%. Secondo alcune stime anche in Italia si potrebbe avere un taglio intorno ai 10 centesimi al litro. E’ una delle ipotesi allo studio e ben presto si conosceranno gli esiti. L’ipotesi francese non è così lontana.

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In realtà, uno sforzo ulteriore potrebbe permettere all’Italia di intervenire anche sulle accise. In questo caso, però, le accise non sono calcolate in percentuale ma a tariffa fissa di centesimi ad ogni litro di carburante. Al momento l’ipotesi di agire sulle accise nn viene nemmeno commentata dai rappresentanti delle istituzioni.

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Aggrapparsi alle speculazioni, che sono antiche come l’esistenza del commercio, lasciano perplessità nei consumatori che dovrebbero aspettarsi dalle istituzioni interventi orientati a prevenirle o compensarle. A monte c’è sempre la logica del confronto tra domanda e offerta ed ogni mossa o intervento può essere teso soltanto a modificarne il rapporto.

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