Energie rinnovabili, il Consiglio dei Ministri sblocca finalmente sei nuovi parchi eolici

Una notizia positiva che finalmente possiamo dare: il Consiglio dei Ministri dopo tre anni ha finalmente dato il via libera a sei progetti per la costruzione di altrettanti parchi eolici on-shore tra Puglia e Basilicata. Le province interessate saranno quelle di Foggia e Potenza

Pala eolica (foto: Pexels)

La scelta di aprire altri nuovi parchi eolici in particolare in Puglia dimostra come questa zona d’Italia sia un bacino inespresso di megawattora da produrre a partire dalla potenza del vento. Al momento infatti gli impianti in Puglia hanno una produzione record di 4.801,9 Gwh. e con gli ulteriori 253 Mw, la regione manterrebbe inalterato il proprio primato positivo. Se infatti vi siete mai trovati nella zona di Foggia, l’area scelta per i nuovi impianti, avete sicuramente sperimentato almeno una volta i venti fortissimi che in questa lingua di terra si sprigionano.

Una potenza che adesso potrebbe tornarci utile anche per iniziare quel percorso di abbandono del gas di cui ormai parliamo quotidianamente. Nello specifico gli impianti verranno costruiti a Cerignola, Ascoli Satriano, Orta Nova, Troia, Sant’Agata di Puglia. Oltre a questi impianti nuovi, sono anche stati sbloccati i lavori per potenziare un parco eolico che si trova vicino Sassari e un altro nel comune di Tricarico, a Matera.

In totale la produzione prevista che tutti questi nuovi impianti riusciranno a garantire è di 418 MW di potenza. Si tratta di un piccolo segnale che qualcosa soprattutto nell’ambito delle energie rinnovabili si sta effettivamente muovendo. Siamo comunque lontani dai possibili obiettivi da raggiungere. Una questione sottolineata anche da Legambiente che ricorda che se avessimo sostenuto il ritmo del triennio 2010-2013 nello sviluppo delle energie rinnovabili, adesso avremmo 20 miliardi di metri cubi in meno di gas metano utilizzato all’anno e avremmo potuto tagliare da subito del 70% gli acquisti dalla Russia.

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Stefano Ciafani presidente di Legambiente ricorda inoltre che ci sarebbe la possibilità di avere altri 60 GW di rinnovabili in tre anni se si seguisse la proposta fatta da elettricità Futura di Confindustria con una riduzione delle bollette del 30%. Ora che ci troviamo a dover trovare soluzioni emergenziali, il governo finalmente sembra guardare con favore agli impianti rinnovabili, troppo spesso negli anni passati ostacolati da una burocrazia degna di un film di fantascienza.

Lo sviluppo degli impianti eolici, il favorire la creazione delle famose comunità energetiche, incentivare l’istallazione su tutti i tetti pubblici e privati di pannelli solari: questo deve essere il nostro obiettivo nel breve, medio e lungo termine. Come abbiamo ripetuto più volte quando si parla di energia, né il nostro Paese nè il pianeta possono più aspettare che la Terza Guerra Mondiale faccia finalmente aprire gli occhi a chi è capace solo di dire no e di guardare al guadagno di oggi e non al bene di domani.

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