Guerra Ucraina, FIAB si appella ai sindaci per incentivare le bici contro la dipendenza energetica

FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, ha condiviso sul suo sito ufficiale un appello aperto a tutti i sindaci delle città italiane affinché venga immediatamente avviata una procedura per promuovere l’utilizzo della bicicletta e disincentivare allo stesso tempo quello delle auto nelle città, come misura per contrastare la dipendenza energetica da Paesi come la Russia e quindi scalfire ulteriormente la posizione di Putin nella guerra in Ucraina

Incentivare l’uso della bici (foto: Unsplash)

L’Italia, ormai lo ripetiamo come un disco rotto, ha un problema di dipendenza energetica e tra i Paesi che potrebbero lasciarci a secco c’è la Russia. La Russia di Putin che ha deciso di dichiarare guerra all’Ucraina. Come misura di contrasto alla dipendenza energetica, FIAB propone quindi ai sindaci di implementare da subito misure per incentivare l’utilizzo della mobilità alternativa prediligendo la bici ma non solo.

La proposta riprende sicuramente alcune delle misure che sono in atto in un altro Paese: l’Olanda. Diventato ormai celebre per le sue città in cui le bici sono il mezzo di locomozione preferito dalla stragrande maggioranza della popolazione. La FIAB si rivolge direttamente ai sindaci che hanno, questo si legge, “la possibilità di fare molto da subito. L’azione più semplice, rapida e razionale è ridurre in modo deciso gli sprechi energetici, a cominciare dalla mobilità urbana“.

È proprio su questo avverbio che spinge l’associazione: subito. Perché in effetti, e lo ricorda sempre il comunicato stampa, ci sono alcuni interventi che possono essere messi in campo rapidamente. Per esempio: “riservare gli scuolabus e relativo carburante a chi ne ha realmente bisogno, garantendo invece ai ragazzi che abitano meno lontano dalle scuole il diritto alla mobilità attiva tanto raccomandata dai pediatri, con servizi di pedibus e bicibus già dal prossimo settembre“.

Perché se da una parte disincentivare l’utilizzo dell’auto aiuta a ridurre il consumo di carburante e quindi anche a ridurre quelli che potrebbero essere i disagi dovuti a una diminuzione delle scorte con conseguente innalzamento dei prezzi (una realtà che è già presente purtroppo), incentivare l’utilizzo della bici, della mobilità a piedi e degli altri mezzi di mobilità alternativa possono avere ricadute positive sulla salute dei singoli e della collettività.

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A tal proposito ricordiamo per esempio gli studi di cui abbiamo parlato recentemente che dimostrano come per esempio l’inquinamento dell’aria si sia innestato come fattore di aggravamento dei sintomi del Covid-19 e come aumentino esponenzialmente nelle aree a più alto tasso di inquinamento atmosferico le malattie respiratorie.

Eliminare o ridurre l’utilizzo dell’auto privata per quegli spostamenti che molto spesso potrebbero essere fatti tranquillamente a piedi porterebbe dunque un beneficio ai cittadini come singoli sia nel portafoglio sia nella salute, alla collettività e in questo momento così delicato si porrebbe come nuovo segnale nella tragica situazione che si è creata con la guerra in Ucraina.

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