Manifesto Legambiente: “Scuole e università a zero emissioni”

Da Legambiente un nuovo manifesto e un evento il cui scopo è quello di mettere al centro gli istituti scolastici per una vera rivoluzione energetica che parta dal basso

Risparmio energetico (foto: Unsplash)

Come riportato anche sul sito ufficiale dell’Associazione ambientalista con un comunicato stampa, lo scopo dell’evento che si chiama “Scuole e università a zero emissioni” è quello di “attivare processi educativi e infrastrutturali rivolti al mondo delle scuole e delle università, amministrazioni comunali e provinciali, per costituire comunità energetiche rinnovabili e solidali (C.E.R.S) che assumano la sfida della giusta transizione ecologica, come chiave educativa e strutturale“.

Si torna quindi a parlare delle comunità energetiche rinnovabili e solidali come possibile spunto per trovare soluzioni alla crisi energetica, che si è trasformata in una crisi economica per famiglie e imprese e che ha ricadute negative ovviamente anche su tutte le attività, comprese quelle delle scuole. Quello della costruzione di comunità energetiche rinnovabili e solidali può essere un progetto, questo si sottolinea anche nel comunicato, in cui processi sociali, ambientali ed educativi possono essere uniti e portare grandi risultati soprattutto perché si tratterebbe di progetti partecipativi che possono andare a migliorare la situazione di tanti luoghi d’Italia caratterizzati purtroppo da povertà energetica ed educativa.

Nel comunicato si ricorda anche che per esempio nel PNRR ci sono 17 miliardi di euro destinati proprio all’edilizia scolastica, che in Italia purtroppo è spesso in condizioni fatiscenti. Come dichiarato anche da Katiuscia Eroe responsabile energia di Legambiente, “Il PNRR offre importanti opportunità di riqualificazione dell’edilizia scolastica in una logica sistemica e di rigenerazione“. Continua Eroe ricordando che in Italia ci sono 40mila edifici scolastici attivi e che se si riuscisse ad installare pannelli solari sui tetti di tutti questi edifici si arriverebbe a coprire il fabbisogno energetico di oltre 400mila famiglie.

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Il percorso immaginato da Legambiente si compone di quattro fasi: creare maggiore consapevolezza organizzando workshop; monitorare i consumi elettrici, termici e del comfort climatico per comprendere il proprio “peso climatico”; decarbonizzare l’istituto sviluppando una comunità energetica rinnovabile e sostenibile; avviare percorso di efficientamento della scuola da coniugare a contratti con operatori che producono energia elettrica da fonte rinnovabile certificata.

Molti dei piccoli cambiamenti positivi nella nostra società stanno arrivando dalla scuola, in cui i ragazzi e le ragazze vengono sollecitati a guardare con occhi nuovi e diversi la realtà. Possiamo per esempio ricordare le attività che molte associazioni, enti e società, su tutto il territorio nazionale stanno portando avanti riguardo il riciclo della plastica e il suo minor utilizzo. La scuola quindi potrebbe essere di nuovo volano e cassa di risonanza di un nuovo modo di percepire l’energia.

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