Poste, novità Green Pass: cosa può cambiare a marzo

La curva epidemiologica fa ben sperare e forti allentamenti alle restrizioni più vicini. Dove si potrà ad avere libero accesso

Poste Italiane
Poste Italiane (Foto Adobe)

Ci siamo quasi drammaticamente abituati a osservarci e salutarci indossando la mascherina, riconoscendoci da quella frazione di volto libera da protezioni e a frequentare i luoghi pubblici rispettando le debite distanze. Le norme che si susseguiranno da qui ai prossimi mesi ci restituiranno gradualmente un senso umano sia per quanto riguarda i rapporti che la convivenza negli spazi.

Già dall’11 febbraio, le mascherine non sono più obbligatorie all’aperto in tutte le regioni italiane e via libera alla riapertura delle discoteche. A due anni dall’inizio della pandemia, il governo ha studiato un progressivo ritorno alla normalità, il quale dovrebbe condurre, il 31 marzo prossimo, alla scadenza dello stato di emergenza (sperando nel buon andamento epidemiologico).

Green Pass, nuovi accessi agli uffici postali

Green Pass
Green Pass (Foto Adobe)

Mentre si lavora ad allargare la capienza degli stadi portandola al 75 per cento dal 1 marzo ed la Dad è stata drasticamente ridotta, dal 10 marzo sarà nuovamente possibile visitare i familiari ricoverati in ospedale, per 45 minuti al giorno. Di conseguenza, l’obbligo del super green pass sarà notevolmente rivisto entro marzo, molto probabilmente sostituito con il green pass base (rilasciato anche con tampone) prima della totale eliminazione del certificato verde.

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Quest’ultimo sta andando verso l’abbandono se si vorrà accedere agli uffici postali, alle banche e per fare shopping; in un secondo momento, non sarà più necessario esibirlo presso i locali al chiuso, come cinema, teatri, musei, ristoranti, e nei mezzi di trasporto locali. Il super green pass dovrebbe rimanere sulla lunga tratta. Pertanto, nel caso degli uffici postali, niente più severissimi accessi contingentati o appuntamenti da prenotare.

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Ma ciò riguarda il punto osservazione degli utenti. Per i lavoratori over 50 permarrà infatti l’obbligo di vaccinazione e – dal 15 febbraio – del super green pass, così come la vaccinazione è obbligatoria per altre fasce della popolazione, quali gli stranieri residenti in Italia. Il lavoro del governo va in questa direzione, verso la scadenza della proroga dello stato di emergenza fissata al 31 marzo 2022, con l’intenzione di non rinnovarlo, sebbene il Super green pass, più realisticamente, ci accompagnerà fino al 15 giugno. Calo dei contagi e dei ricoveri permettendo.

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