Assicurazione casalinghe INAIL: chi può ottenerla gratis

L’assicurazione casalinghe costa poco e può fruttare un bel gruzzolo in cso di infortunio. Per alcune categorie è gratis

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Soldi (Foto Adobe)

L’assicurazione casalinghe è la soluzione odierna per conferire maggior valore al lavoro di cura domestica. Infatti a differenza dei luoghi di lavoro, se ci si fa male in casa (evento molto frequente) non si ha diritto ad alcun risarcimento. Per questo l’Inail ha introdotto l’assicurazione per le casalinghe/i, che gli dà diritto ad un risarcimento. Se si conduce un lavoro di cura domestica l’assicurazione copre anche le pertinenze dell’appartamento, come le scale, la soffitta, la cantina, il giardino e il balcone e le parti comuni del condominio.

Per iscriversi è necessario andare sul sito Inail e accedere ai Servizi online tramite Spid, CIE o CNS. A quel punto si può effettuare l’iscrizione e attendere la mail di conferma con l’avviso di pagamento PagoPA che contiene il codice IUV, necessario per effettuare il pagamento. Si può pagare on-line:

– sul sito dell’Inail;

– sul sito di Poste Italiane;

– sul sito della tua banca.

Oppure ci si può recare presso gli uffici di Poste Italiane, in banca, allo sportello bancomat, presso le ricevitorie, ai tabaccai e ai supermercati abilitati (per pagamento in contanti o con carta). Si può pagare anche pagare con addebito in conto corrente.

Assicurazione casalinghe, quanto costa e per chi è gratis

conto corrente gratis
(Pixabay)

L’assicurazione casalinghe ha un costo di 24 euro l’anno e consente premi fino a 10.000 euro in caso di infortuni, decessi o disabilità. Nello specifico, per l’invalidità pari o superiore al 16% (per gli infortuni occorsi a partire dal 1° gennaio 2019), si ha diritto a una rendita mensile esentasse per tutta la vita, proporzionale all’invalidità (da € 119,23 a € 1.454,07).

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Nel caso di un’inabilità permanente accertata tra il 6% e il 15%, si riceve una prestazione una tantum pari a 337,41 euro. La tutela assicurativa comprende l’infortunio mortale: ai superstiti viene corrisposta una rendita e un assegno una tantum pari a 10.542,45 euro.

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Nel caso in cui il reddito del nucleo familiare e del soggetto assicurato sia molto basso, lo Stato si carica interamente il costo dell’assicurazione. Stiamo parlando di un reddito personale lordo non superiore a 4.648,11 euro l’anno e un reddito complessivo del nucleo  inferiore ai 9.296,22 euro l’anno.

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