Reddito di Cittadinanza, nuovi aumenti: chi riguarda

A partire dal mese di marzo sono previsti degli aumenti per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza. Ecco come averli

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Foto Markus Spiske Unsplash

A partire dal prossimo mese di marzo ci sarà un’importante novità che riguarderà tutti coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza.

Se da una parte, infatti, il governo Draghi sta cercando di porre un freno ai casi di persone che percepiscono il Reddito senza averne diritto, dall’altra parte ha introdotto delle maggiorazioni per chi ha diritto a ricevere l’assegno mensile.

Reddito di Cittadinanza, maggiorazioni da marzo: come richiederle

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(pIxabay)

Il Rdc, introdotto dal governo Conte, è stato poi rivisto e corretto dal governo Draghi ed è stato inserito nella Legge di Bilancio 2022. Le novità per il RdC giungono dalle maggiorazioni approvate entro il 31 gennaio, le quali scatteranno tramite Dsu e dopo aver presentato nuovo Isee 2022.

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Gli incrementi sono dovuti a calcoli che riguardano tipi di bonus che possono essere detratti o sommati al reddito di cittadinanza. Uno di questi è l’Assegno Unico che andrà a sostituire i vecchi bonus famiglia Inps come il bonus bebè, il bonus mamme domani o il bonus asilo nido. In questo caso si tratta di una maggiorazione che spetta in misura variabile ai nuclei familiari con minori a carico o componenti con età inferiore a 21 anni di età disoccupati o impegnati in un percorso di studio secondario o universitario.

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L’ammontare dell’Assegno Unico dipende anche e soprattutto dalla somma che si riceve dal Rdc. Le cifre della maggiorazione partono da un minimo di 50 euro al mese, il che significa 600 euro l’anno. Per ricevere l’Assegno, in caso in cui si percepisce il Rdc, non occorre fare domanda perché a calcolare gli importi ci penserà autonomamente l’Inps. L’Istituto erogherà la maggiorazione sotto forma di aumento degli importi versati. La prima erogazione è prevista per marzo 2022.

Infine ci sarà anche il Bonus reddito di cittadinanza da lavoro autonomo, un contributo a fondo perduto di circa 5mila euro che consiste sempre in una maggiorazione dell’assegno del reddito.

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