Cittadinanzattiva: “Impreparati a gestire la pandemia rischiamo che la scuola in presenza sia solo sulla carta”

Quella di Cittadinanzattiva è una denuncia di una situazione che poteva essere evitata: il caos scuola al rientro dalle vacanze di Natale a causa della mancanza di interventi reali da parte degli enti per affrontare l’inevitabile e prevedibile crisi portata dal Covid

Foto Kelly Sikkema Unsplash

Si tratta di un copione che abbiamo già visto ma se un anno fa eravamo veramente impreparati quest’anno, queste le rimostranze dell’associazione dei consumatori raccolta in un comunicato stampa, non abbiamo scuse. Le Regioni si muovono in ordine sparso, generando situazioni insostenibili per il personale scolastico, le famiglie, i ragazzi e le ragazze che rischiano di essere nuovamente penalizzati e penalizzate nell’aspetto sociale dell’esperienza scolastica.

Queste le parole di Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva: “Comprendiamo e apprezziamo che il Governo voglia fare di tutto per evitare la didattica a distanza. Alle buone intenzioni, riteniamo però che non siano corrisposti provvedimentiadeguati a favorire la ripresa delle scuole in sicurezza”. Bizzarri prosegue sottolineando come non si possano sottovalutare “i timori da parte di molte famiglie e del personale scolastico circa il rischio che, qualora si optasse per la dad nelle prossime due settimane, si scivoli inevitabilmente in un prolungamento della chiusura delle scuole sine die con effetti psico-sociali nefasti sui ragazzi e sulle ragazze, e con gravi problemi organizzativi ed economici per le famiglie dei più piccoli“.

E gli interventi per avere davvero una scuola sicura sono sporadici e non rientrano in nessun piano né a breve termine né a medio termine. Soprattutto, sottolinea di nuovo il comunicato stampa, si è fatto davvero poco per i trasporti.
Le richieste sono in realtà articolate e riguardano tutte quelle criticità che le famiglie e i ragazzi si stanno trovando ad affrontare. Uno su tutti, la questione relativa alle mascherine Ffp2, diventate obbligatorie per i trasporti pubblici; le famiglie arriveranno a spendere centinaia di euro per questi dispositivi di protezione che pur con un prezzo calmierato si trasformano in una spesa non prevista che va ad aggravare i bilanci familiari.

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Cittadinanzattiva chiede inoltre la promozione ulteriore della campagna vaccinale, la revisione delle regole della quarantena per gli studenti delle secondarie, investimenti per installare misuratori di CO2 e sistemi di areazione nelle classi, ed un molto atteso elenco definitivo delle aule necessarie per avere un effettivo e sicuro di stanziamento. Occorre inoltre avere una valutazione reale, numeri alla mano, del personale scolastico e docente effettivamente disponibile in queste settimane.

Con gli screening organizzati proprio per le scuole, infatti, i casi di insegnanti e alunni positivi si sono moltiplicati. Avere i dati permette di “misurare l’effettiva copertura delle classi da parte del personale, sulla base di dati oggettivi, e valutare la sostenibilità dell’apertura in presenza delle scuole, o la necessità del ricorso alla Dad, a quali condizioni e per quanto tempo“. La dad va evitata ma non a costo della sicurezza dei ragazzi, delle famiglie e di chi nella scuola lavora.

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