Pensioni, ecco gli aumenti del 2022: le cifre per ogni fascia

Dal nuovo anno, manovre governative e tassi di inflazione hanno aumentato le pensioni. Chi sono i beneficiari?

Pensioni dicembre
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La pensione, o meglio, il tema previdenziale, è stato al centro di molte polemiche e discussioni negli ultimi mesi. In psrticolare, ad essere urgente era la sostituzione della Quota 100, che ha dato l’addio il 31 dicembre. Ma in questi mesi il Governo non ha trovato degno sostituto, quindi, se le cose non cambieranno presto, si tornerà in pensione a 67 anni.

Ma ci sono delle eccezioni. La Quota 102, ovvero 64 anni di età con 38 di contributi, avrà come banco di prova il periodo compreso tra i mesi di maggio ed agosto, quando arriveranno le prime uscite dopo l’apertura delle “finestre” di 3 e 6 mesi previste per il raggiungimento dei requisiti da parte dei dipendenti privati e pubblici. Ma poi verrà accantonata a fine anno.

Allo stesso tempo è stata riconfermata l’Opzione Donna e l’Ape sociale ha subito un ampliamento, fino a comprendere 23 categorie di lavori usuranti. In entrambi i casi è possibile andare in pensione prima dei 67 anni.

Pensioni più ricche, a chi sono destinate?

Pensioni
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Sul fronte degli assegni le pensioni di tutti gli italiani saranno adeguati all’aumento del costo della vita. Per il 2022 è previsto +1,7%, anche se nei primi 3 mesi dell’anno in corso non si andrà oltre un +1,6%, come già previsto ed anticipato dall’Inps. Ciò dovrebbe prevedere, la prossima primavera, il conguaglio della differenza.

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Ancora più ricche le pensioni di coloro che partono da un importo 4 volte superiore al minimo, 2.062 euro. Per questi la rivalutazione è del 100%. Le altre cifre sono leggermente più basse, ma è chiaro l’intento governativo, alla stessa maniera della riduzione delle tasse, di migliorare la condizione economica del ceto medio, trascurando del tutto le pensioni minime, in quanto meno in grado di reimmettere denaro sul mercato.

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In sostanza gli altri aumenti sono al 90% per quelli compresi tra le 4 e le 5 volte il minimo, quindi tra 2.062 e 2.578 euro, ed al 75% per quelli oltre 5 volte il minimo, ovvero sopra i 2.578 euro. L’Inps stima un aumento di 25 euro per le pensioni da 1.500 euro al mese, 34 euro per quelle da 2mila euro, 42 per quelle da 2.500 euro, 48 per quelle da 3mila, 55 per quelle da 3.500 e 61 per quelle da 4mila.

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