“Informative chiare”, il contest del GPDP per migliorare la trasparenza delle informazioni

La leggibilità di un’informazione è essenziale per farla comprendere. Il Garante per la privacy ha lanciato un contest per sviluppare messaggi più chiari

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Lianhao Qu (unsplash)

La privacy è un diritto che in molti trascurano, sia per se stessi che per gli altri. Questo in parte deriva dal fatto che è un diritto recente, e dall’altra si può constatare che come diritto è molto intangibile, soprattutto quando si naviga sul web. Il trattamento improprio dei dati personali è pratica molto diffusa, che il Garante per la privacy cerca di combattere.

E la lotta passa attraverso la sanzione delle violazioni, ma anche attraverso la presa di coscienza degli utenti. Per questo è essenziale che l’informativa sulla privacy, che ormai ogni sito, blog o ente è costretto a segnalare, sia il più chiara e leggibile possibile.

Per chiara si intende espressa in un linguaggio semplice e diretto, evitando lungaggini. Per diretta si intende che il messaggio arrivi in maniera efficace e senza possibilità di fraintendimenti. Il problema è che la maggior parte delle persone accetta le condizioni senza neanche leggerle, e questo li espone ad un rischio, perché quando si sigla un accordo poi non si può essere inconsapevoli delle conseguenze.

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A tale proposito si ricorda che si può recedere dal trattamento dei dati personali in qualunque momento. Basta inviare una mail. E nel caso in cui l’azienda non rispetti la volontà dell’utente, egli può segnalare il caso al Garante per la privacy.

Per evitare problemi successivi, il Garante intende migliorare la sostanza e la forma delle informative sulla privacy. A tale fine ha lanciato lo scorso marzo un contest “aperto a sviluppatori, addetti ai lavori, esperti, avvocati, designer, studenti universitari e a chiunque fosse interessato a cimentarsi nell’individuare e proporre un set di simboli o icone capaci di esemplificare gli elementi che, a norma degli articoli 13 e 14 del Regolamento, devono essere contenuti nell’informativa”. La lista dei vincitori si trova in un comunicato del GPDP datato 15 dicembre 2021.

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