In Molise una nuova fabbrica di abbigliamento darà nuova vita ai rifiuti per “coniugare ambiente, economia, lavoro”

Il riutilizzo dei rifiuti per confezionare abiti passa principalmente per il recupero della plastica. Il progetto di riciclo è stato presentato a Pettoranello del Molise, sede della fabbrica

scampoli di abiti
(unsplash)

Recupero e rinascita sono le parole chiave di questo progetto imprenditoriale. Antonio Sandro e Antonio Lucio Valerio, fondatori dell’iniziativa, hanno acquisito in concordato il patrimonio mobiliare e immobiliare dell’azienda tessile Ittierre, precedentemente finita in bancarotta. Ora il nuovo progetto vuole riassorbire le maestranze della fabbrica, che saranno coinvolte nella conversione green dell’impresa.

Antonio Sandro Valerio è stato intervistato dall’Ansa in occasione della conferenza stampa per la presentazione del progetto: “La nostra azienda si chiama Fibre. Il processo di produzione dei capi di abbigliamento, che avverrà qui a Pettoranello, rimette in discussione le vecchie filiere. Noi puntiamo sulla ricerca di materie prime sempre nuove, provenienti dai rifiuti, per realizzare abiti coniugando ambiente, economia, lavoro”.

Quindi anche la moda fa un passo in avanti verso l’economia circolare. La prima domanda che viene in mente è come reagirà il mercato di fronte ad abiti provenienti da materiali di scarto. Tutto sta ad osservare l’interesse o meno dei consumatori. Il mercato declinato in modalità green ora è più che mai in ascesa.

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Per ora il materiale che avrà nuova vita nell’industra tessile di Pettoranello del Molise è la plastica, ma i fondatori e proprietari dell’impresa hanno acquisito anche il Centro ricerche del Nucleo Industriale di Pozzilli (Isernia) che lavora per integrare nel riciclo anche altri tipi di materiali organici ed inorganici. Questa è la novità, che potrebbe diventare pionieristica anche per altre aziende italiane del settore.

Ed il focus del lavoro è la riorganizzazione della filiera, sia da un punto di vista tecnologico, quindi uso dei macchinari, sia nell’implementare l’idea di economia circolare in un progetto che conferisce centralità all’aspetto umano, lavorativo ed ambientale.

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