Conto corrente: questi verranno chiusi senza preavviso

In alcuni casi il conto corrente bancario può essere chiuso dall’istituto di credito. Quali sono le condizioni legali

Versamenti
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Il conto corrente bancario è la stipula di un contratto tra istituto di credito e correntista, di cui entrambi sono obbligati a rispettare i doveri.

Da ambo le parti, nel caso in cui questi obblighi siano violati, c’è la possibilità di more o risarcimenti, sempre che essi siano presenti nel contratto.

Ma in alcuni casi, la banca può provvedere alla chiusura del conto corrente. Uno di questi è il conto cosiddetto dormiente. Se il correntista non fa alcun tipo di movimento, cioè prelievo, versamento, bonifico o altri, da oltre 10 anni, la banca può chiudere il conto. Ma solo se il saldo è pari o superiore a 100 euro.

Questo perché nel caso di conto non movimentato, le spese farebbero lievitare troppo i debiti del correntista, per cui non risulta più conveniente tenere un conto aperto. Ma la banca, in questo caso, è obbligata a mandare un preavviso al cliente, che può andare in banca e chiudere il conto prelevando il deposito residuo.

In quali casi la banca può chiudere il conto corrente senza preavviso?

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Nella normativa generale dei conti correnti, anche se ogni banca applica dei termini propri, sono previste delle condizioni in cui la banca può risolvere unilateralmente il rapporto con il cliente.

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Tra questi i principali sono:

  • se il correntista emette assegni a vuoto;
  • nel caso in cui i debiti del correntista superano la soglia fissata nel contratto, oppure, per mancata copertura delle somme devolute a titolo di fido;
  • nel caso di fallimento;
  • nei casi di reati e in presenza indagini in corso dalla magistratura.

 

 

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