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CittadinanzAttiva, la tassa rifiuti aumenta ma non le iniziative antispreco

In media una famiglia italiana ha speso nel 2021 321 euro per la Tassa sui Rifiuti ma non ci sono iniziative a sufficienza per promuovere il riuso ed evitare gli sprechi, questi i dati raccolti da CittadinanzAttiva

Foto Julia MCameron Pexels

Con un aumento medio pari all’1,5%, CittadinanzAttiva ha registrato una situazione a macchia di leopardo. Se infatti il Liguria la TaRi è cresciuta del 10,3% rispetto all’anno scorso, in Basilicata dell’8,1% e in Molise del 6,1% ci sono Regioni come la Sardegna che ha invece fatto registrare un -5% e il Veneto con un -3,8%.

L’esame fatto da CittadinanzAttiva ha preso in esame la situazione non solo a livello regionale ma anche comunale e geografico in senso ampio. Suddividendo il nostro Paese in Nord, Centro e Sud, si nota per esempio che in media l’aumento nelle Regioni del Nord è stato dell’1,6%, in linea anche gli aumenti al Sud che registrano un +1,3% mentre al Centro si è avuto l’aumento maggiore con un +2,4%.

Eppure, mettendo in ordine i capoluoghi in cui si paga si più, nelle prime dieci posizioni troviamo 8 città del Sud con Catania e i suoi 504 euro a famiglia. Nella classifica dei capoluoghi meno costosi invece troviamo un’alta percentuale di capoluoghi del Nord con però comunque Potenza in prima posizione.

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Ma gli aumenti della Tassa sui Rifiuti non si sono tradotti, questa la denuncia dell’Associazione tramite le parole di Tiziana Toto, la responsabile politiche dei consumatori, in un aumento delle attività volte a “favorire il riuso e per ridurre i rifiuti, sebbene finalmente tutte le regioni registrino un aumento nei livelli di raccolta differenziata“.

Per quello che riguarda la produzione di rifiuti e l’eventuale sensibilizzazione dei cittadini, CittadinanzAttiva ha invece registrato una cronica carenza di attività e di attenzione per diminuire alla fonte la quantità di rifiuti prodotta.

C’è molta disponibilità di servizi per la raccolta differenziata, con una media del 61,3%, ma non si fa ancora abbastanza perchè i cittadini scoprano e mettano in pratica comportamenti virtuosi. Di nuovo, il nostro Paese è bravo a risolvere i problemi ma non ad evitare che si creino.

Pubblicato da
Valeria Poropat