Movimento Consumatori chiede che il settore assicurativo sia più trasparente e concorrenziale

L’associazione denuncia l’ipotesi di estendere a tutte le imprese di assicurazione che intendono operare in Italia l’obbligo di aderire al sistema del risarcimento diretto

auto assicurazione
(pixabay)

In tema assicurazioni il caso italiano è del tutto anomalo. Lo denuncia Movimento Consumatori, in un comunicato del 1° novembre. Il nodo centrale della questione è il risarcimento diretto, ovvero la clausola secondo la quale in alcuni sinistri, il danneggiato viene risarcito dalla propria assicurazione anziché da quella del responsabile dell’incidente.

Quindi, il vecchio detto “chi rompe paga” non è valido per i sistemi assicurativi italiani. La situazione è aggravata dalla proposta di estendere questa clausola obbligatoriamente a tutte le imprese assicurative.

A parere dell’associazione, questo è un modo per riconfermare il potere delle imprese leader del settore assicurazioni, tagliando fuori dal mercato quelle con minori disponibilità economiche, e contravvenendo alle regole del mercato concorrenziale.

Ma questo sistema danneggia innanzitutto gli assicurati. Dichiara Sonia Monteleone, responsabile settore Assicurazioni  di Movimento Consumatori: “Il primo effetto che maggiormente graverebbe sui consumatori sarebbe l’aumento del costo del premio di polizza; per non parlare poi del proliferare incontrollato di clausole inconferenti con l’oggetto del contratto di RC Auto che prevedono decurtazioni illegittime sull’importo del risarcimento che deve sempre rimanere integrale”.

Ma nel mercato italiano da un po’ di tempo si sono inserite aziende di provenienza estera che non accettano la clausola incriminata e permettono di conseguire un contratto con offerte migliori.

Il problema fondamentale che Movimento Consumatori identifica nei rapporti tra cliente ed azienda assicuratrice è la poca chiarezza dei termini contrattuali, che finiscono a discapito degli automobilisti.

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I contratti dovrebbero essere più leggibili e spiegati nel dettaglio dall’azienda stessa. Inoltre l’associazione chiede che si introduca la portabilità del contratto assicurativo, come accede con le aziende di telefonia, ovvero la possibilità dell’utente di recedere dagli impegni con l’azienda in virtù di un’altra più vantaggiosa sul mercato.

A questo link il comunicato di Movimento Consumatori

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