Crimini climatici, chi sono i più grandi inquinatori degli Stati Uniti

Con la COP26 è tornato forte il tema dei crimini ambientali. Ma chi sono i maggiori inquinatori degli Stati Uniti? E cosa possiamo fare per ridurre il nostro impatto ambientale?

Foto Markus Spiske Unsplash

Che la crisi climatica sia in atto è una realtà che non possiamo fingere di non vedere. A qualcuno forse non piace sentire parlare di Medicane (“Mediterranean hurricane” ovvero uragano mediterraneo) e si tirano fuori fenomeni di cinquant’anni fa per dire che, sì, in fondo il mondo ha sempre fatto così ma la verità è che il mondo non ha sempre fatto così.

Il mondo cambia, è vero, e ciclicamente le temperature aumentano e diminuiscono. Quello che è diverso ora è che il ciclo con cui le temperature stanno cambiando e cambieranno da qui al prossimo futuro (molto prossimo) non permettono a chi si trova su questo sasso appeso al cielo di abituarsi al cambiamento.

E il cambiamento climatico è solo l’ennesimo modo in cui stiamo portando avanti una cultura di sfruttamento e di iniquità tra le persone. In questo sistema di iniquità c’è chi produce e chi subisce. Ma chi sono i maggiori inquinatori del pianeta?

Secondo i dati raccolti da Covering Climate Now, progetto di Columbia Journalism Review, i 12 irriducibili che sembrano continuare a eludere qualunque normativa si trovano tutti negli Stati Uniti.

Tra questi 10 tra CEO di grandissime società e due politici. nella lista figura anche Mark Zuckerberg, il fondatore e CEO di Facebook. Ma in cima alla lista ci sono, come facile supporre, i CEO di due delle principali industrie petrolifere americane: Mike Wirth di Chevron e Darren Woods di Exxon. Exxon in particolare ci riguarda perchè si tratta di una società che opera anche in Italia con Esso e Mobil.

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La presenza di Woods nella lista e quindi di una società che opera in tutto il globo, nonchè del patron di Facebook (che a breve forse dovremo imparare a chiamare con un altro nome) dimostrano come se è vero che questi criminali sono americani, il problema è globale.

Per dovere di completezza, questa è la lista completa:

  • Mike Wirth, CEO di Chevron, azienda petrolifera statunitense
  • Darren Woods, CEO di Exxon, una delle principali compagnie petrolifere statunitensi di importanza mondiale che opera sul mercato europeo coi marchi Esso e Mobil
  • Jamie Dimon, CEO di Chase Bank
  • Larry Fink, CEO di BlackRock, una delle più grandi società di investimento nel mondo con sede a New York
  • Charles Koch, CEO di Koch Industries, un conglomerato industriale americano con sede a Wichita, Kansas
  • Mitch McConnell, Senate minority leader, che Covering climate now definisce come “l’ostruzionista”
  • Joe Manchin, Senatore, che Covering climate now definisce come “il sabotatore”
  • Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Facebook
  • Rupert Murdoch, fondatore di News Corp, gruppo conglomerato statunitense nel settore dei media
  • David MacLennan, CEO di Cargill, multinazionale statunitense attiva principalmente nel settore alimentare
  • Richard Edelman, CEO di Edelman PR, società americana di pubbliche relazioni e consulenza di marketing
  • Ted Boutrous, Partner dello studio legale Gibson Dunn

Tra i nomi ce ne sono molti che in Italia non conosciamo ma, di nuovo, gli effetti delle loro azioni si sono riverberate e si riverberano sulla vita di tutti. Anche di quelli che non sopportano la parola Medicane.

 

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