WhatsApp: ecco quali smartphone non potranno più averlo

Da oggi 1 novembre WhatsApp smetterà di funzionare su milioni dispositivi: ecco quali sono e come rimediare a questo problema. I dettagli

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Da oggi primo novembre milioni di smartphone diranno addio a WhatsApp. La celebre e più importante app di messaggistica istantanea dirà addio ad una determinata tipologia di apparecchi telefonici, mandando in crisi tantissimi utenti nel mondo. Infatti parliamo del sistema maggiormente diffuso ad oggi sia per messaggiare che per effettuare delle chiamate in modo gratuito.

Nel corso degli anni sono ormai milioni gli utenti che non ne possono fare a meno. Infatti si utilizza l’app non solo per svago e per necessità – come per esempio accade a chi ha parenti lontani – ma anche per lavoro. Infatti sono tante le aziende non solo italiane che utilizzano le cosiddette videochiamate per conferenze e riunioni tra dipendenti.

Soprattutto nel periodo del lockdown e l’era dello smartworking diffuso, l’app ha permesso a tantissime aziende di non fermarsi e di poter continuare le attività per tutto il periodo più critico della pandemia. Ma andiamo a scoprire quali cellulari da oggi dovranno farne a meno.

WhatsApp, addio a questi smartphone

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Da oggi 1 novembre ci saranno milioni di cellulari che dovranno dire addio a WhatsApp. Parliamo di tutti gli smartphone che utilizzano ancora il vecchio sistema operativo Android 4.0.4 rilasciato da Google nel 2012. Parliamo di quasi 10 anni fa e di apparecchi per questo motivo non proprio nuovissimi. Eppure in giro se ne trovano ancora tantissimi e non solo nel nostro paese. Per tanti motivi e non solo economici.

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La stima è di ben 3 milioni di apparecchi di questo tipo ancora in funzione in tutto il mondo. Cellulari di vecchia generazione che da oggi diranno addio alla celebre app. L’unico modo per continuare ad averlo è provare a fare un nuovo aggiornamento almeno alla versione Android 4.1 e sperare che l’app continui a funzionare. In caso diverso non ci sarà nulla da fare.

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L’alternativa in quel caso sarebbe quella di cambiare lo smartphone, che resterebbe in ogni caso obsoleto e anche in grado di diffondere anche più velocemente virus e malware rispetto agli apparecchi di nuova generazione.

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